CAMPOBASSO – Prestazioni gratuite per Endometriosi e celiachia.
Le due patologie saranno a carico del Servizio sanitario regionale del Molise. Lo comunicano il presidente della Regione, Paolo di Laura Frattura, commissario ad acta per la sanità, e il vicepresidente Vittorino Facciolla.
“Il progressivo aggiornamento che stiamo attuando per quanto riguarda le patologie croniche e invalidanti rappresenta un passo in avanti importante anche da un punto di vista sociale, non soltanto prettamente sanitario, nel percorso che abbiamo avviato per garantire ai nostri cittadini, pazienti e familiari, un sostegno complessivo nella cura della malattia”,
“In virtù di quanto indicato nei nuovi Lea – spiegano, quindi, Frattura e Facciolla –, da adesso anche le donne molisane affette da endometriosi potranno ottenere prestazioni o pacchetti prestazionali gratuiti correlati al livello di gravità e alle diverse necessità assistenziali”. Dal Servizio sanitario regionale saranno infatti assicurati, con esenzione, visita di controllo per il monitoraggio della malattia, clisma opaco semplice, ecografia dell’addome inferiore, ginecologica e transrettale. L’esenzione riguarderà le pazienti affette dal III e IV stadio (moderato e grave) della patologia, fasce di particolare intensità cronica.
“Alle donne colpite dall’endometriosi, malattia per la quale abbiamo approvato due anni fa una nostra legge regionale volta alla prevenzione e alla diagnosi precoce, nonché al miglioramento delle cure, anche in termini di conoscenza della patologia e dei suoi effetti in ambito sanitario, sociale e lavorativo, forniamo adesso nuovi strumenti e nuovi servizi utili ad alleggerire il difficile cammino che ogni paziente è tenuta a sostenere. Altrettanto facciamo – aggiungono il presidente e il vicepresidente della Regione –, con la celiachia e la sua variabile clinica dermatite erpetiforme”.
La patologia viene riconosciuta quale malattia cronica e invalidante, e non più come rara.
“Anche nel caso della celiachia, proseguiamo un lavoro di assistenza avviato con l’approvazione in Consiglio regionale degli interventi in favore dei soggetti affetti da malattia celiaca – concludono Frattura e Facciolla – Con il nostro provvedimento legislativo del 2016, tra i tanti aspetti, abbiamo previsto e favorito una profonda integrazione con il mondo agricolo per incentivare produzione, trasformazione e commercializzazione locali di grano saraceno e altri cereali senza glutine. Oggi diamo una risposta ulteriore di tipo sanitario e sociosanitario: è la maniera giusta per stare con concretezza accanto a chi soffre”,
Sono inoltre allo studio diverse soluzioni possibili per l’applicazione della norma nazionale necessarie a garantire un perfezionamento dell’appropriatezza per l’individuazione della diagnosi e una distribuzione più efficace dei buoni per l’acquisto di alimenti privi di glutine.
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