EVENTO – L’impegno della CRI Molise nella prevenzione della violenza di genere

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LARINO – Convegno sul tema della violenza contro le donne, l’impegno della CRI Molise e FIDAPA di Larino.

Martedì scorso, si è tenuto a Larino, presso la Sala della Comunità, un convegno nell’ambito della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, organizzata dalla Sezione di Larino della FIDAPA, Federazione Italiana Donne Arti Professioni Affari, con il patrocinio del Comitato Regionale Molise della Croce Rossa Italiana.

“La prevenzione della Violenza di Genere – Individuazione di comportamenti a rischio e misure di tutela a favore delle donne”, questo il titolo dell’incontro, al quale hanno preso parte ospiti illustri ed esperti. Ancora troppe le donne che non hanno il coraggio di denunciare, anche perché la maggior parte delle violenze avvengo in ambito familiare.

Dopo i saluti delle autorità, tra cui Annamaria Musacchio, Vice Presidente FIDAPA – Distretto sud-est, Giuseppe Alabastro, Presidente Regionale CRI Molise, Gabriele Perfetti, Presidente Regionale CRI Abruzzo, Vincenzo Notarangelo, Sindaco di Larino, la parola è passata a Iole Ramaglia, Presidente FIDAPA di Larino. La stessa si è detta molto soddisfatta della riuscita dell’evento. “Tutti gli interventi,– ha dichiarato in merito Ramaglia –  sono stati molto mirati. La Fidapa, in Molise,  da anni cerca di sensibilizzare la popolazione riguardo tale problematica. Oggi, tante associazioni si sono attivate con sportelli e servizi in favore delle vittime, ma ora serve uno sforzo in più: è necessario fare squadra per lavorare in un’ottica preventiva”.

Ancora sulla cultura della non violenza, don Antonio di Lalla ha incentrato il suo intervento, parroco di Larino e Direttore del periodico “La Fonte”. Serenella Sestito, avvocato e Presidente dell’Associazione Onlus “Ti amo da morire”, ha, invece, fatto chiarezza sulle tutele in caso di violenza e stalking, entrando nel dettaglio delle procedure legali da intraprendere. Ospite d’eccezione al convegno Irene Sborlini, Referente Nazionale CRI del Tavolo Vittime di Violenza, nell’ambito dell’Area 2 (Ambito Sociale), e direttrice di un importante centro antiviolenza CRI a Chieti. La Sborlini, dopo aver ringraziato la CRI, è entrata nel vivo dell’argomento.

“Parlare di pari opportunità – ha commentato la Referente Nazionale – è oggi una necessità, ma spero che in futuro se ne riesca a fare a meno. Spero che un giorno le donne non siano più destinatarie di politiche di supporto e di aiuto. E’ necessario che abbiano la possibilità di partire dallo stesso punto. Eliminate le discriminazioni formali bisogna eliminare quelle sostanziali, attraverso un cambio di mentalità”. “Quello di Chieti – ha spiegato – è il primo centro che si occupa di tutte le tipologie di violenza. Ovviamente, la maggior parte di queste sono rivolte contro le donne. Vorrei precisare, però, che nessuno nasce vittima, ma ci si diventa, e tale processo, spesso, è figlio del nostro passato, delle situazioni che abbiamo alle spalle”.

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