![laboratorio clandestino](https://www.molisenetwork.net/wp-content/uploads/2017/09/laboratorio-clandestino-1-780x410.jpg)
CRONACA – Scattano altre due denunce nell’ambito della maxi operazione contro l’introduzione e il commercio di merce contraffatta, nella rete dei Carabinieri finiscono un 34enne e un 50enne.
Un’indagine che dura da alcuni mesi quella condotta dai Carabinieri di Isernia e che già tempo fa aveva portato alla denuncia di due soggetti. I militari dell’arma scoprirono che attraverso i social network, venivano pubblicizzati e messi in vendita molteplici tipologie di prodotti riproducenti marchi delle migliori “griffe” nazionali ed estere, a prezzi di gran lunga inferiori agli originali.
A seguito di alcune perquisizioni domiciliari in un’abitazione di Isernia, furono rinvenuti capi di abbigliamento, borse da donna, prodotti di pelletteria e calzature riproducenti notissimi marchi. Da Gucci ad Armani, da Colmar a Stone Island, da Liu Jo a Fendi, da Lois Vuitton Paris a Michael Korse, da Moncler a K-Way, Da Woolrich a Dsquared2, da Burberry ad Harmont & Blaine, da Adidas a Timberland, da Converse All Star ad Hogan e Nike.
Le indagini portarono, poi, anche alla perquisizione di un’abitazione ad Arzano, in provincia di Napoli nella quale fu scoperto un vero e proprio laboratorio clandestino dove una sofisticata macchina ricamatrice riproduceva i noti marchi ed altra merce già pronta per essere messa in commercio, della medesima tipologia e degli stessi marchi di quelli recuperati ad Isernia.
La merce e il macchinario furono sottoposti a sequestro insieme a due computer portatili contenenti la tracciabilità dei movimenti e della consegna dei prodotti, un telefono cellulare utilizzato per i contatti con gli acquirenti e sette carte poste pay utilizzate per le transazioni.
Le indagini dei Carabinieri, dunque, hanno consentito l’identificazione delle due persone, denunciate nelle ultime ore. Si tratta di un 34enne isernino e di un 50enne di Arzano, complici nelle attività di falsificazione dei marchi e la vendita online dei prodotti contraffatti, con gli altri soggetti già finiti nella rete dell’Arma.
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