CAMPOBASSO – Le condizioni occupazionali poste da Amadori non piacciono ai lavoratori della Gam riuniti, ieri, per decidere il da farsi in vista della riunione di domani al Mise dove con la nuova proprietà dovrebbero sottoscrivere l’accordo di ripresa produttiva.
Le previsioni iniziali riconfigurate a solo poche decine di unità spostate tra l’altro da qui ad un paio di anni quando sarà completata una parte dei lavori di ristrutturazione della fabbrica, non trovano la condivisione di sindacati e lavoratori che, invece, chiedono garanzie sul futuro occupazionale per tutti i 300 dipendenti della ex Gam contestando un contratto che inizialmente, per coloro che verranno reimpiegati, sarà di natura agricola quindi con una busta paga inferiore ad un normale rapporto di lavoro dell’industria, rivendicando assicurazioni sugli ammortizzatori sociali per tutti nei tre anni necessari per riportare l’azienda a regime e ovviamente non accettando quegli incentivi ai licenziamenti ritenuti miseri e inconsistenti.
I sindacati ed i lavoratori invocano a questo punto l’intervento della Regione perchè eserciti le dovute pressioni su Amadori e oggi, alla vigilia della nuova convocazione per Roma presso il Ministero dello sviluppo economico, saranno in presidio presso la sede del Consiglio regionale.
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