![marcia mamme scuola San Pietro Celestino](https://www.molisenetwork.net/wp-content/uploads/2017/02/manifestazione-mamme-scuola-780x410.jpg)
ISERNIA – Si sono date appuntamento, nel pomeriggio di oggi, in piazza Tullio Tedeschi, davanti alla villa comunale.
Poi armate di striscioni colorati, a suon di slogan, e con la combattività, tipica solo delle madri che difendono i propri figli, si sono messe in marcia, attraversando, fiere e sicure, il centro storico di Isernia.
Così, duecento mamme si sono mosse dal Tribunale al Comune, dando vita ad una manifestazione pacifica, voluta solo per “sollevare l’attenzione su una scuola – la San Pietro Celestino – che rischia seriamente di morire”.
Ad accompagnarle, in prima linea, gli stessi figli per cui continuano a lottare, giorno dopo giorno, senza esclusione di colpi.
Anche in questa occasione, sono scese in piazza in difesa dei diritti degli alunni della Primaria e dell’Infanzia che, dall’inizio dell’anno scolastico, sono orfani di una sede; costretti ad appoggiarsi, momentaneamente, in altre scuole.
L’edificio storico di Piazza Volta, che ha sempre ospitato l’Istituto San Pietro Celestino, dopo il terremoto di Amatrice, non ha infatti superato le verifiche e, per ora, resta chiuso per rischio crollo; a breve dovrà essere demolito.
Intanto, gli scolari sono stati dislocati tra san Lazzaro e Miranda, con le classi distribuite su più plessi.
Le mamme in corteo hanno rivendicato “il diritto di appartenenza a una comunità scolastica”.
Temono, non a torto, che l’identità della San Pietro Celestino possa perdersi per sempre.
“Infatti – come hanno ricordato – c’è stato un grosso calo di iscrizioni”.
Il corteo si è sciolto davanti al Comune di Isernia dove il sindaco, Giacomo d’Apollonio, ha ricevuto una delegazione di genitori.
Al primo cittadino è stata formalmente inoltrata la richiesta di avere, in tempi brevi, una sede unica, in attesa della ricostruzione della scuola non agibile.
Al Comune è anche pervenuta la richiesta di un contributo alle famiglie, che non hanno a disposizione un’auto, per il trasporto dei bambini nelle attuali sedi, tutte troppo lontane dalle abitazioni del centro storico.
© RIPRODUZIONE RISERVATA