COMMERCIO – La crisi economica che ancora attanaglia le famiglie italiane, si farà sentire anche in queste festività natalizie. I commercianti, purtroppo, stanno evidenziando poche vendite in questo momento, ma le prossime settimane potrebbero segnare un rilancio più marcato dei consumi. La pur piccola ripresa in generale (il P.I.L. nel 2017 non dovrebbe superare l’1%), il basso tasso di inflazione (che dà più potere d’acquisto) e la ripresa degli investimenti, sembrerebbero indicare nel prossimo anno l’uscita dal tunnel della crisi. Secondo le ultime indagini dell’ISTAT, infatti, dal punto di vista occupazionale, anche grazie agli sgravi fiscali per le nuove assunzioni che il Governo ha predisposto, i dati sono migliori rispetto al 2015. Il tasso di disoccupazione è atteso diminuire progressivamente, anche per via della maggior partecipazione al mercato del lavoro sia nel 2016 (11,5%) sia nel 2017 (11,3%).
Secondo gli ultimi dati dell’ADOC è previsto un taglio del 7% rispetto all’anno scorso della spesa per cenoni e pranzi delle feste da parte delle famiglie italiane. “Una scelta legata alla necessità di risparmiare ma anche ad una nuova sensibilità alimentare. Ridurre la quantità puntando sulla qualità del prodotti, riscoprendo i piatti ‘poveri’ tradizionali. Riteniamo che oltre la metà dei prodotti che imbandiranno le tavole saranno di origine italiana. La spesa media per singolo commensale sarà tra i 18 e i 23 euro, per cui una tavolata di 10 persone si spenderanno circa 205 euro, si può quindi preparare un buon cenone senza spendere cifre esagerate” – così Roberto Tascini, Presidente dell’ADOC.
Piccoli rincari previsti per panettone (+4,3%), mandarini (+4%), pandoro (+3,3%), cotechino (+3%) e torrone (+1,2%). Inoltre il 25% delle famiglie italiane stanno riscoprendo i mercati rionali per acquistare i prodotti da consumare durante le feste.
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