NEUROMED – Porte aperte per la Notte dei Ricercatori

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POZZILLI – Tutto pronto a Pozzilli per la terza edizione della Notte Europea dei Ricercatori. Mercoledì 28, giovedì 29 e venerdì 30 settembre l’I.R.C.C.S. Neuromed di Pozzilli apre le sue porte per offrire a tutti una visione globale del cammino della ricerca scientifica, tra la meraviglia e le applicazioni pratiche. Un viaggio nella scienza, un confronto sul futuro, una prospettiva per i giovani. Sono queste le caratteristiche della manifestazione che, per il 2016, si rinnova e si arricchisce di attività e numerosi contenuti per giovani, adulti, esperti e curiosi. Sarà così il dialogo il protagonista delle tre giornate dedicate alla scienza.

Con il suo Parco archeologico, Neuromed aprirà uno spiraglio sulle antiche radici di questo territorio. Radici che oggi rappresentano un modo per riflettere sulla strada percorsa. E sulla stessa terra calpestata dai popoli antichi, popoli che avevano pochissimi mezzi contro le malattie, oggi sorgono strumenti che cercano risposte in grado di salvare e migliorare tante vite umane. Strumenti, tecniche, idee nuove, questo è il fulcro degli incontri con i ricercatori e delle visite nei laboratori. Senza dimenticare quei concetti di base della ricerca scientifica che, da Galileo in poi, hanno disegnato il mondo in cui viviamo.

Scienza non solo come tecnica e risultati, ma come visione globale di una società che punta alla verità e al dialogo senza pregiudizi. Una sfida quanto mai attuale per il mondo moderno. La realtà scientifica spesso viene vista come distante dalla vita di tutti i giorni, ma è invece parte fondamentale della società moderna. E per avvicinare ancora di più, per ampliare l’esperienza verso la tecnologia, quest’anno Neuromed ospiterà BAOTAZ, reduce dal successo ottenuto alla triennale di Milano. Si tratta di una installazione interattiva dedicata all’interconnessione, alla comunicazione, al “sentire” sulla propria pelle la grande rete Internet e i sentimenti che la muovono.

Un modo per estendere i propri sensi, da provare su se stessi. Come tradizione, la Notte dei Ricercatori spazierà anche verso il cielo, con telescopi a disposizione del pubblico. L’astronomia, un campo apparentemente così lontano dalla medicina, parla la stessa lingua della scienza, e parla di scoperte, di idee sbagliate, di ripensamenti e di successi. Mercoledì 28 e giovedì 29 vedranno protagonisti gli studenti. Un piccolo passo dalle aule di scuola al laboratorio. Neuromed sarà lieto di accogliere, nelle due mattinate dedicate, gli studenti delle scuole superiori all’interno di un percorso chiamato il viaggio della conoscenza, in cui vestiranno a tutti gli effetti i panni del ricercatore all’interno di un laboratorio interattivo.

Qui potranno approfondire le loro conoscenze sulle principali tematiche della biologia, partendo dalle molecole fondamentali per la vita quali DNA e proteine fino ad arrivare ai tessuti e agli organi. Verranno mostrate ai ragazzi le principali metodiche utilizzate in laboratorio per la manipolazione dei suddetti campioni biologici. Sarà anche l’occasione per riconoscere l’impegno diretto degli studenti che, grazie al progetto “Let’s stem”, hanno affrontato il tema delle differenze di genere nelle professioni scientifiche e tecnologiche.

Promosso dalla Fondazione Neuromed, il progetto ha visto la creazione di brevi video da parte dei team scolastici. Il 29 settembre, alle ore 12:30, il Presidente della Fondazione Neuromed, Mario Pietracupa, e la Dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Molise, Anna Paola Sabatini, annunceranno i vincitori, che potranno seguire un periodo di formazione presso i laboratori del Parco Tecnologico Neuromed e del Polo di Innovazione Tecnologica Cyber Brain.

Venerdì 30, poi, Neuromed aprirà le porte del Centro Ricerche a tutti i cittadini, a partire dal pomeriggio. Anche qui, protagonisti i ricercatori e il loro incontro con la gente. Magari dagli adulti arriveranno domande più complesse, forse più pratiche rispetto a quelle degli studenti.

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