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ATLETICA – Ventinove anni il prossimo 20 maggio un viso pulito e un talento che lascia senza fiato. Campione Europeo di Cross per la categoria Juniores-Under 23 e Seniores Andrea Lalli ha grinta e forza di volontà, conosce il sacrificio che richiede il rispetto delle dure tabelle di allenamento ed è cresciuto in un ambiente sano. Dunque nella sentenza di assoluzione pronunciata ieri -21 marzo 2016- dalla prima sezione del Tribunale Nazionale Antidoping con riferimento all’indagine “Olimpia” null’altro che conferme di quanto chi conosce Andrea già sapeva. E pertanto alla luce di tale provvedimento finalmente la verità è venuta fuori. La meticolosa e puntuale istruttoria ha portato le autorità competenti a maturare il convincimento in base al quale non vi era stata elusione dei controlli da parte di Andrea Lalli, che come gli altri 7 atleti finiti nel mirino, è stato vittima del malfunzionamento del sistema. A suffragio di tali affermazioni soccorrono -come detto- le deposizioni testimoniali dei tecnici che hanno dichiarato ed ammesso di aver incontrato difficoltà con il programma cd “whereabout”. Accuse prive di fondamento dunque quelle mosse al giovane molisano che si è fatto sempre trovare ad ogni controllo antidoping sia in gara che out competition. Oltremodo soddisfatto della citata pronuncia Andrea Lalli ha mostrato anche in questa circostanza carattere, coraggio, disciplina e nervi saldi nonostante la prova insidiosa cui è stato sottoposto, ma che lo ha visto trionfare una volta ancora. La famiglia, i tecnici che lo hanno seguito ed il Comitato FIDAL Molise non ha mai dubitato di Andrea ed al riguardo Matteo Iacovelli, presidente della locale federazione, così commenta la sentenza emessa oggi “Le autorità sportive hanno reso giustizia ad uno degli atleti più forti che l’Italia abbia”.
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