ISERNIA. L’Associazione Sociale e Culturale “Padre Giuseppe Tedeschi” Onlus nel ventesimo anniversario del barbaro assassinio di Don Peppino Diana, nel giorno dell’onomastico sull’altare della sua chiesa a CASAL DI PRINCIPE da parte dei sicari della CAMORRA, ricorda la dedizione di un sacerdote che per amore del suo popolo decise di non tacere.
L’Associazione, intitolata ad un altro martire della chiesa Padre José Tedeschi, partecipò con una propria delegazione il 19 marzo 2009 alla grande manifestazione promossa da LIBERA contro le mafie a CASAL DI PRINCIPE, sfilando in un paese blindato dai mezzi dell’esercito ma con tante lenzuola bianche alle finestre di cittadini coraggiosi che non ebbero paura di sfidare la camorra.
Quella manifestazione si concluse con l’arrivo di 20 mila volontari e scout, giunti da tutta Italia, davanti al cimitero dove riposa Don Peppino per abbracciare virtualmente la sua Mamma che ricevette da Don Luigi Ciotti un segno dell’amore di chi non si piega e non vuole piegarsi alla violenza della mafia e alla cultura della morte della camorra.
E’ bello che la RAI abbia deciso di portare sullo schermo la storia semplice ma profonda di una figura sobria come Don Peppino, perché questa scelta fa giustizia di tutte le menzogne che a ridosso dell’assassinio la camorra riuscì a diffondere parlando di omicidio a sfondo sessuale.
Quelle calunnie riportate inopinatamente da una stampa asservita provarono ad uccidere anche la memoria e l’esempio di Don Peppino Diana, ma la verità è stata più forte delle diffamazioni e si è affermata grazie all’impegno della Magistratura e grazie alla reazione dell’Italia libera delle associazioni.
Per tutti noi Don Peppino è e rimarrà sempre vivo in mezzo a noi e ne custodiremo il ricordo trasmettendo il suo esempio ai giovani e a chi non si arrende e non vuole arrendersi.
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