SANITA’ – Comitati sul piede di guerra contro la privatizzazione. Oggi assemblea pubblica

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CAMPOBASSO – Oggi alle ore 17, nella biblioteca Albino di Campobasso, si torna a discutere di Sanità regionale. Personale ospedaliero, ordine dei medici, ostetrici, infermieri, i sindacati Anaao, Cisal e Cisl, e i Comitati pro ospedale della regione parteciperanno all’assemblea generale, indetta per organizzare le prossime iniziative comuni.
L’incontro è aperto a tutta la cittadinanza.
“Si sta giocando in questo momento il futuro della sanità molisana e non solo – afferma Lucio Pastore (Comitato bene comune Veneziale) – Dopo tanti anni di politiche clientelari, che hanno determinato un eccessivo accreditamento di privati ed uno speco di fondi e disfunzioni in parecchi settori pubblici, invece di correggere questi errori, la politica vuole passare alla privatizzazione del sistema trasformando lentamente il diritto alla salute in merce per scaricare, in futuro, tutti i costi sugli utenti. Il Molise si presta a questa sperimentazione da esportare nel resto del Paese e se il tavolo tecnico ministeriale ha dato parere favorevole a ciò, significa che è volontà nazionale trasformare il bene comune salute in merce.
A tutto questo – conclude   – si aggiunge il vulnus per la democrazia, che questi cambiamenti avvengono con un documento secretato“.
A fare eco alle parole dell’ex primario, i rappresentanti del Comitato pro Cardarelli “Contro la fine della sanità pubblica sancita dalla attuale classe politica, contro la annunciata chiusura di interi reparti ben funzionanti, contro il progetto di privatizzazione della sanità, partecipiamo tutti“.
Intanto, anche a Venafro, continua la battaglia legale del Comitato SS. Rosario. “Il Consiglio di Stato – fa sapere Franco Macerola – accoglie la sospensiva chiesta dalla Regione Molise e dell’Asrem, ma blocca ulteriori tagli e ridimensionamento in attesa della sentenza definitiva. Questo significherebbe riportare ortopedia a Venafro. Siamo pronti a bloccare strade e ferrovie,  mezza Italia, siamo pronti a portare il governo a Venafro. Tutti assieme possiamo pretendere il diritto a curarsi in strutture pubbliche, possiamo pretendere che il nostro sia un ospedale di area vasta, un gioiello della sanità molisana ed interregionale, una risorsa per la sanità molisana è non un peso. Ma i cittadini – si domanda Macerola – ci seguiranno?”

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