VENAFRO – Cantone a Ricci: “Sulla sicurezza delle scuole hai mentito in Consiglio”

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VENAFRO. Un attacco dai toni perentori quello che l’ex assessore Alfonso Cantone (oggi consigliere di minoranza) sferra ai danni dell’attuale assessore Alfredo Ricci. Pomo della discordia è il delicato tema della sicurezza delle scuole cittadine, riguardo al quale il delegato all’edilizia scolastica aveva riferito in aula (lo scorso 27 dicembre, ndr) che gli edifici in questione possedevano “i requisiti previsti per avere il certificato di agibilità”.

La dura “requisitoria” del capogruppo di “Venafro che vorrei” tende a “smontare” le affermazioni del suo antagonista politico: “Sul tema della sicurezza delle scuole non si può scherzare o essere superficiali. Per questo sarebbe inaccettabile e oltremodo grave se si accertasse che il vicesindaco abbia mentito in Consiglio. Tra le maggiori criticità -attacca Cantone facendo riferimento di volta in volta a diversi istituti della città- occorre segnalare anche un mancato aggiornamento del Cpi, poiché quello esistente non tiene conto dei due atri al piano terra di ciascun padiglione. Poi, mancano registri dei controlli, verifiche degli impianti antincendio e verifiche periodiche degli impianti di protezione dalle scariche atmosferiche, corredate dalle relative valutazioni del rischio specifico. Manca, inoltre, il certificato di collaudo statico di un’intero edificio. La situazione è grave al punto da mettere a repentaglio la sicurezza dei bambini. La mia -precisa l’ex assessore- non è una polemica politica, bensì un invito a provvedere in merito e con documentazione alla mano per il bene di tutti. Nel caso in cui l’amministrazione e nello specifico i delegati Ricci e Cifelli non dovessero porre rimedio, come ad esempio facemmo noi quando io ero assessore chiudendo la scuola Pilla proprio in seguito ai rilievi mossi dall’allora opposizione, mi vedrei costretto ad adire tutte le sedi per tutelare il benessere e la sicurezza dei bambini. Non voglio pensare -sottolinea Cantone- che Ricci abbia pubblicamente e deliberatamente nascosto la verità al Consiglio, quindi mi auguro di essere smentito. Ne sarò felice. Ma al momento i documenti dicono che non è tutto a posto e in regola. D’altronde lo stesso dirigente scolastico del Don Giulio Testa, su istanza di un genitore e rivolgendosi al Comune, aveva fatto presente che mancavano diverse certificazioni. Giusto pensare alla scuola di domani, ma sarebbe doveroso soprattutto dire la verità alla città su un tema così delicato che riguarda la vita ed il futuro di questa terra. Al sindaco -conclude il capogruppo di “Venafro che vorrei”- voglio dire che se fosse vero ciò che preferisco pensare non sia vero, lui e le altre autorità in materia sarebbero direttamente responsabili di quello che malauguratamente potrebbe accadere nelle scuole”. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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