Rende un inferno la vita della nonna e della zia: 31enne finisce in carcere

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CAMPOBASSO – Nella giornata di ieri, mercoledì 27 novembre, i Carabinieri hanno dato esecuzione ad un’ordinanza emessa dal giudice per le indagini preliminari del locale tribunale, su richiesta della locale Procura della Repubblica per l’applicazione della misura di custodia cautelare in carcere.

“La misura in questione – si legge in una nota diffusa dalla Procura – è stata applicata ad un 31enne gravemente indiziato del reato di atti persecutori, perpetrati nel tempo, con condotte minacciose e molestie indirizzate alla nonna e alla zia inducendo, le stesse, a cambiare le proprie abitudini di vita a causa dell’indotto timore per la propria incolumità.

Il suddetto, mal tollerante la presenza di cugini e parenti presso l’abitazione della nonna, ritenendo di vantare un diritto di proprietà esclusivo sull’intero immobile, si è reso protagonista di minacce verso gli stessi e, in occasione, brandiva un grosso cacciavite in vicinanza del viso della zia. Successivamente, sempre nei confronti dei parenti, li costringeva a barricarsi all’interno di una stanza, minacciando di fare una strage se non fossero andati via.

In altre occasioni, ha messo in atto condotte minatorie procurando danni alla proprietà della zia murando la porta d’ingresso, gettando vasi ornamentali e dando fuoco a uno scooter, così inducendo la zia, a casa del timore per la propria incolumità, a trasferirsi in un appartamento in locazione. L’attività investigativa esperita dai Carabinieri, coordinati da questa Procura, ha consentito di ricostruire il fatto anche attraverso alcune testimonianze raccolte tra i parenti.

La vicenda in questione rappresenta l’ennesimo episodio di una tipologia delittuosa che emerge sempre più ricorrentemente ed il cui contrasto, tra gli obiettivi di questa Procura, è doveroso e necessario anche al fine di prevenire più gravi reati, tant’è vero che, nell’anno in corso, numerose sono state le attività di indagine inerenti al c.d. “Codice Rosso” trattate dai comandi e reparti dell’Arma dislocati nel territorio della provincia di Campobasso”.

Il procedimento è nella fase delle indagini preliminari, nel corso delle quali l’indagato potrà esperire, nell’ottica difensiva, tutti i rimedi processuali previsti dal codice di rito.

C.C.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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