Plastic Free, al via la collaborazione con il comune di Matrice

Plastic Free, comune di Matrice
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MATRICE – Il comune di Matrice ha siglato il protocollo d’intesa con l’associazione Plastic Free, con l’obiettivo di ridurre l’inquinamento nel territorio.

Presso la sede comunale, il Sindaco Arcangelo Lariccia e l’avvocato Giuseppe Fabbiano, Referente regionale del Molise e Segretario generale dell’Abruzzo della Onlus, hanno formalizzato l’intesa. Attraverso l’accordo siglato, i nuovi impegni presi in carico dal Comune includono il supporto alle attività di pulizia organizzate da Plastic Free e il supporto in attività di sensibilizzazione sui pericoli dell’inquinamento da plastica monouso. Il Comune autorizzerà, in tal senso, l’uso gratuito di suolo pubblico per stand informativi durante eventi pubblici e segnalerà a Plastic Free opportunità legate alla sostenibilità.

Sull’accordo siglato tra le parti si è espresso l’avvocato Giuseppe Fabbiano, il quale ha dichiarato come “È molto importante collaborare attivamente con gli enti in un’ottica di sensibilizzazione ambientale, perché oltra alle società civile è necessario che anche i comuni rafforzino la loro attività sul territorio, anche attraverso una sinergia con Plastic Free ormai collaudata”. Le sue dichiarazioni trovano riscontro con l’intervento del sindaco di Matrice, Arcangelo Lariccia, il quale ha dichiarato come “Contrastare l’abbandono di rifiuti e promuovere buone pratiche sono una priorità per noi. Con Plastic Free, rafforziamo il nostro impegno per un ambiente più sano e una comunità più unita”.

Le microplastiche possono essere primarie e secondarie in base alla loro derivazione: se provengono dal deterioramento del di oggetti di plastica (bicchieri, piatti ecc) si tratta di microplastiche secondarie, mentre se sono resti della produzione che vengono dispersi nell’ambiente allora parliamo di microplastiche primarie.

Sono microplastiche quei frammenti la cui dimensione va da 5mm a 1 micron, mentre al di sotto di 1 micron si parla di nanoplastiche.

Secondo alcuni recenti studi le nanoplastiche possono assunte dal corpo umano attraverso la respirazione, la digestione e l’assorbimento cutaneo (a causa dei glitter presenti in alcuni cosmetici, creme, dentifrici ecc).

Le ricerche proseguono ma alcuni dati preliminari dimostrano che le nanoplastiche a causa della loro naturare e delle caratteristiche tendono ad accumularsi nei reni, nel fegato e nell’intestino rappresentando, quindi, un grande pericolo per la salute dell’essere umano. Sono stati registrati alcuni effetti prevalenti come l’irritazione e infiammazione intestinale, ma anche stress ossidativo, problemi metabolici e nei casi più gravi danni al sistema neurologico e immunitario.

Secondo l’OMS la pericolosità di alcune tipologie di micro e nanoplastiche è data principalmente dalla loro composizione chimica, che ne costituirebbe il vero danno per l’essere umano in caso di assorbimento; nello specifico sono stati registrati pericoli per il sistema endocrino e possono causare problemi per la gravidanza.

Si sono susseguite una serie di iniziative legislative di matrice comunitaria e alcune già recepite dal nostro ordinamento, ma il sistema normativo e, soprattutto, l’applicazione delle leggi con le sue tempistiche non aiutano il necessario ed impellente cambio di rotta. L’unica soluzione ad oggi più adeguata e impattante è quella di ridurre l’uso di plastica monouso, preferendola a prodotti di altra natura.

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