Sesta giornata della sicurezza delle cure e della persona assistita, l’impegno di Asrem

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CAMPOBASSO – Si celebrerà domani, 17 settembre, la 6^ Giornata Nazionale per la Sicurezza delle Cure e della Persona Assistita. L’evento richiama l’attenzione su un tema cruciale che è quello della salute pubblica e della garanzia di cure sicure e di qualità per tutti i cittadini.

In particolare, il tema scelto dalla World Health Organization (WHO) è “Miglioramento dei Processi Diagnostici per Garantire la Sicurezza dei Pazienti”.
Un impegno sociale su cui la Direzione Strategica dell’Azienda Sanitaria Regionale del Molise (ASReM), con il supporto della UO Risk Management aziendale, intende testimoniare attraverso la costante promozione  della cultura della sicurezza in ambito sanitario con l’iniziativa “La Tua Diagnosi, La Nostra Priorità”, che continuerà a svilupparsi nell’arco temporale 2024-2025.
Una campagna dedicata ad operatori sanitari e pazienti sull’importanza della diagnosi accurata e tempestiva, riducendo al minimo gli errori e migliorando la qualità dell’assistenza. Aspetti su cui, questa mattina, ci sono stati specifici approfondimenti in un incontro a Campobasso, presso l’Azienda Sanitaria regionale del Molise.
“Sin dal nostro insediamento in ASReM e alla luce dei continui avvenimenti di violenza nei confronti di medici e sanitari, soprattutto nei Pronto Soccorso  – ha commentato il direttore generale Giovanni Di Santo – la sicurezza delle cure e della persona assistita è stata una priorità. Partendo, da presupposti di efficacia ed efficienza, di certezza e qualità delle cure si può garantire una valida offerta: vanno sensibilizzati gli operatori sanitari sui principali rischi associati alla fase diagnostica, promossa l’adozione delle migliori pratiche per la gestione del rischio nella diagnosi clinica e strumentale, informati i pazienti sulla sicurezza nella diagnosi, sui loro diritti e sul ruolo attivo di partecipazione, valorizzato l’impegno dell’azienda sanitaria nella sicurezza delle cure. Del resto le attività finalizzate alla gestione del rischio diagnostico sono essenziali per identificare, valutare e mitigare i potenziali errori che possono compromettere la qualità delle cure”.
“È una giornata importante – ha rimarcato la risk manager dell’ASReM, dott.ssa Gabriella Ruzzi – che coinvolge tutte le regioni italiane. Noi abbiamo voluto dare il contributo del Molise attraverso l’impegno dell’ASReM predisponendo una serie di iniziative, trasformando la ‘giornata’ in un anno di impegni focalizzato sulla diagnosi sicura, momento cardine e cruciale su cui si fonda poi la sicurezza dell’intero percorso di presa in carico e gestione del paziente, fatto di processi neuro cognitivi, di esami, di sintesi, di collaborazione medico paziente, di comunicazione empatica, di relazione, di tecnologia all’avanguardia a disposizione. È, inoltre, un momento multidisciplinare per definire l’iter corretto del paziente. Gli strumenti per gestire la sicurezza della fase della diagnosi sono numerosi e noi abbiamo deciso di insistere, in particolare, sulla formazione obbligatoria incentrata sul tema della guida delle procedure, delle buone pratiche nella sicurezza del paziente, dando risalto all’empowerment del cittadino come parte attiva nel percorso della fase diagnostica proponendo una brochure che distribuiremo negli ambulatori ed in cui sono elencate una serie di azioni che si potranno mettere in campo per contribuire a migliorare la sicurezza delle cure”
“Abbiamo fatto una revisione di tutti i sinistri relativi alla omessa o tardiva diagnosi che hanno comportato delle problematiche per il paziente – ha aggiunto il responsabile della medicina legale aziendale, dott. Paolo Scarano –  Stiamo quindi cercando di intercettare la problematica ed ove vi siano dei profili di responsabilità noi proviamo ad arrivare ad una risoluzione stragiudiziale del contenzioso senza che per questo vi siano ripercussioni sul paziente. L’ASReM fa una quantità di prestazioni elevatissima a fronte di un bassissimo numero di denunce a livello nazionale, questo significa che intercettare un eventuale errore nella diagnosi o una cattiva diagnosi ci permette di risolvere le questioni” .
“Ci impegneremo – ha concluso il dg Di Santo – affinché si mettano in campo una serie di strategie attraverso corsi di Formazione ed implementazione di tecnologie volte ad avvicinare sempre più la sanità al paziente e viceversa, con una maggiore fruibilità dei servizi soprattutto attraverso la telemedicina. Quello della diagnosi è un momento estremamente importante e la compromissione della stessa può scaturire anche da una difficile contestualizzazione del processo diagnostico stesso. Pertanto, se non si crea quel giusto link caratterizzato da fiducia reciproca ed empatia, potrebbero nascere difficoltà gestionali ed assistenziali anche di natura medico-legale. Ecco, proprio per cercare di ridurre al massimo queste condizioni abbiamo, già da alcuni mesi, anche deliberato il sostegno assistenziale giuridico a tutti i medici e sanitari che, quotidianamente, possono subire aggressioni ingiustificate e ingiustificabili da parte degli utenti”
Intanto, la facciata della sede centrale dell’azienda resterà illuminata per tre giorni, dal 17 al 19 settembre, di colore arancione, rappresentativo sul territorio nazionale della Giornata Nazionale della Sicurezza delle Cure e della Persona Assistita.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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