VENAFRO – Caso Cascardi, le dichiarazioni di Sorbo, Valvona e Cantone

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VENAFRO. Con i recenti sviluppi giunti direttamente dai vertici di Palazzo Cimorelli, sembra sgonfiarsi quel “caso Cascardi” del quale abbiamo ampiamente riferito da queste stesse pagine, dando voce a tutti. A stemprare ogni accenno di polemica interna alla maggioranza ha provveduto lo stesso sindaco Antonio Sorbo, che ha smentito “qualunque ipotesi di revoca nei confronti della dott.ssa Anna Cascardi, alla quale ho confermato piena fiducia. Per cui il caso è chiuso”.

In precedenza sulla questione si era espresso anche l’assessore Marco Valvona, il quale aveva precisato che non esisteva affatto un “piano” per scalzare la segretaria comunale “dal suo importante ruolo, svolto con competenza e professionalità”. Per il giovane assessore, quindi, quanti hanno invitato la Cascardi a farsi da parte lo hanno fatto “parlando a titolo personale, e non in nome della maggioranza”.

Un’altra presa di posizione in favore della segretaria comunale è giunta dai banchi delle minoranze, nella persona dell’ex assessore Alfonso Cantone: “Chi opera, a qualunque livello, può incappare in errore. Ma da qui a parlare di cattiva fede ce ne passa… Anche perché la Cascardi è una professionista di alto valore”. Ma Alfonso Cantone non si è limitato a prendere le parti della Cascardi, nel suo intervento non ha mancato di sferrare fendenti ai danni di alcuni tra gli esponenti più in vista della maggioranza capitanata da Antonio Sorbo: “Da un mesetto circa il vicesindaco Ricci e l’assessore Tommasone si assentano con una certa frequenza. A questo punto, mi auguro che il sindaco voglia chiedere loro di rinunciare alle indennità e di devolverla magari alle persone bisognose che sempre in numero maggiore bussano alle porte del Comune senza ricevere risposte concrete”. Non di meno l’ex assessore ha posto l’accento sulle “crepe” interne alla squadra di governo che regge le sorti di Palazzo Cimorelli, ponendo in evidenza che due amministratori del calibro di Sergio Petrecca e Carlo Potena “non sembrano affatto contenti, tanto da rifiutare incarichi e competenze quando hanno visto di non essere stati nominati assessori. Potena, addirittura, non si è presentato in Consiglio a votare il bilancio”. Per tali ragioni Cantone ha invitato la maggioranza a risolvere “gli evidenti problemi interni, in modo da potersi concentrare solo sul bene della città, che appare buia, spenta, disastrata ed abbandonata”.

L’ex assessore, oggi esponente di minoranza, ha concluso il suo intervento fomentando il dubbio che dietro alla recente presa di posizione di Città Nuova possa celarsi la “regia” del sindaco Sorbo: “A Città Nuova vorrei chiedere come mai abbia utilizzato due pesi e due misure. Così pronti a chiedere la testa della Cascardi e così distratti quando è arrivata la condanna del Tar inerente all’affidamento della palestra comunale. L’esecutivo Sorbo sbagliò malgrado la segnalazione delle minoranze, ma Giuseppe Notte (presidente di Città Nuova, ndr) non ha diramato alcun comunicato su questo. Perché? Il sindaco in quel caso si è dimostrato ciò che è, cioé inesperto ad amministrare. Questo errore è costato alle casse comunali svariate migliaia di euro ma Città Nuova non ha detto nulla!”.

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