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MACCHIA D’ISERNIA – “Musica in movimento”, mercoledì 25 giugno alle ore 21:00 andrà in scena il concerto dedicato alla sensibilizzazione contro il bullismo.
Il concerto, inserito nel programma di eventi denominato “Il bullismo non va in vacanza”, si offre di lanciare un segnale contro una piaga sociale, il bullismo, che deve essere combattuta e contrastata in ogni modo, soprattutto attraverso la cultura, la musica e le arti. Nel suggestivo scenario di Piazza Antonio Lemme, nel cuore del centro storico di Macchia d’Isernia, il concerto si aprirà con “Non mi Maschero” una canzone per combattere il bullismo scritta da Achille Volpe, musica di Manuel Zaccarella, arrangiamento di Loris Staffieri. Seguirà KIPOS con Francesco Cipullo e Vania Trivisonno.
Il concerto sarà soltanto il primo di una serie di incontri estivi dedicati alla sensibilizzazione contro il bullismo. Si parte proprio da Macchia d’Isernia, dove sarà presentato il progetto dai rispettivi Presidenti Fabio Iannucci (Stop Bullismo Odv Macchia d’Isernia) e Monica Di Filippo (Genitori Arcobaleno Odv Venafro) che vedranno i comuni di Pescolanciano, Pesche d’Isernia, Agnone, Vinchiaturo, Oratino, San Polo Matese e Prata Sannita (Caserta) coinvolti nel tour 2024. Quest’anno, durante i vari eventi organizzati, ci sarà anche la partecipazione dell’Ordine degli Psicologi del Molise.
A tal proposito è intervenuto il presidente di Stop Bullismo Odv, Fabio Iannucci, il quale ha dichiarato: “Siamo molto onorati del patrocinio dell’Ordine degli Psicologi del Molise, questo testimonia la grande attenzione da parte del Presidente Alessandra Ruberto verso la tematica del bullismo, dove purtroppo crescono sempre di più i numeri e arrivano le prime denunce anche nella nostra regione. L’obiettivo è di lavorare in rete con le amministrazioni locali, le associazioni e gli enti territoriali per dare un supporto e sostegno a tutti coloro che ne hanno bisogno. Il messaggio che vogliamo portare avanti è quello che bisogna parlarne quando c’è un problema, solo così possiamo migliorare questa situazione. L’altro messaggio è quello che gli spettatori (la parte passiva) diventino protagonisti a segnalare quando ci sono episodi di bullismo e violenza di genere”.
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