Venafro, attesa per il Consiglio monotematico sulle problematiche ambientali della Piana

Venafro, Consiglio monotematico, inquinamento
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VENAFRO – Convocata per il 29 gennaio la seduta del Consiglio Comunale in modalità ‘aperta’ per discutere delle ‘Problematiche ambientali nella piana di Venafro’.

Se si potesse tastare il polso alla città per cercare di determinare il grado di consapevolezza e il livello di preoccupazione relativi alla situazione ambientale della Piana, si potrebbe affermare che inizia ad emergere tra i cittadini una certa apprensione legata alla difesa del territorio e al diritto alla salute. Una forma di agitazione che nel complesso non è ancora del tutto espressa con un atteggiamento risoluto e fermo ma che in qualche modo cede alla necessità di comprendere le cause che provocano gli sforamenti continui del PM10 e del PM2.5, l’aumento dei casi di tumore e magari anche di approfondire la provenienza di quegli odori acri spesso segnalati dai cittadini e che sono indubbiamente segno di un ambiente insalubre soggetto ad inquinamento atmosferico.

La consultazione odierna del sito dell’Arpa Molise consente di verificare quanto la situazione continui a peggiorare instancabilmente e quanto sia sempre più macabra la danza della media giornaliera del PM10 che, stando alla tabella pubblicata, vede ormai la centralina di Venafro2 raggiungere quota 74 µg/m³ a fronte del valore limite della media giornaliera pari a 50 µg/m³ sancito dal legislatore. Il numero dei superamenti giornalieri è spaventoso, avendo Venafro raggiunto il decimo sforamento nei primi 25 giorni dell’anno (solo per comprenderne meglio la gravità si chiarisce ancora una volta che il limite massimo è di 35 µg/m³ e che, se il pallottoliere la dice giusta, Venafro ha soltanto altri 25 superamenti residui da rispettare, un limite che di certo non si farà fatica a travalicare). Anche il PM2.5 rimane fedele agli sforamenti consueti, avendo Venafro2 una media giornaliera di 55 µg/m³ a fronte del limite annuale pari a 25 µg/m³.

Una settimana fa il Procuratore Carlo Fucci è intervenuto durante la presentazione, tenutasi a Venafro, del nuovo libro del giornalista e scrittore Paolo De Chiara e proprio in quell’occasione è stata concessa ai giornalisti presenti un’intervista che inevitabilmente ha virato verso domande specifiche sulla questione ambientale della Piana di Venafro. Il Procuratore Fucci ha chiarito che con la sua Procura e con le Forze dell’Ordine sono state poste in essere attività di indagine e verifiche della situazione ambientale del territorio della provincia di Isernia e in particolare del venafrano, attività che son durate più di due anni, al termine dei quali egli ha provveduto sia a rendere pubbliche le conclusioni che a comunicare i dati ottenuti all’autorità di governo nazionale e regionale oltre che alle amministrazioni interessate. Stando alle parole del Procuratore, la situazione di inquinamento rilevata è sicuramente collegabile alla commissione di reati in materia ambientale, ecco perché ha affermato che “la nostra attenzione è alta e mi auguro che l’attenzione da parte del mondo politico, del governo nazionale e regionale sia alta com’è stata l’attenzione della Procura di Isernia. Abbiamo chiesto una serie di verifiche e di controlli che tutt’ora non sono stati posti in essere, alcuni ma non tutti, e continueremo nell’azione di vigilanza che per legge ci compete“. Sono state poi chieste al Procuratore delucidazioni sul perché non si riescano a prendere provvedimenti seri a riguardo e la risposta è stata molto precisa avendo egli asserito come la situazione sia complessa e che “ci sia un po’di difficoltà da parte delle autorità amministrative di individuare, pur avendo noi dato delle indicazioni precise, le strade o la strada da percorrere“.

Di tutto questo e di altro ancora si potrà discutere durante il Consiglio Comunale monotematico fissato per lunedì 29 gennaio alle ore 18:00, presso la ‘Sala Conferenze San Luigi Orione’. Sono stati invitati ad intervenire l’ISPRA, l’ASREM, l’ARPA Molise, l’Associazione Mamme per la salute e l’ambiente, l’Ente Regionale, Legambiente Molise, il WWF Molise, il Comitato Studentesco dell’Istituto Omnicomprensivo ‘A. Giordano’, i sindaci dei Comuni di Pozzilli, Montaquila, Sesto Campano, l’Auser Venafro, l’Agesci Gruppo Scout Venafro4, l’associazione Città Nuova e i ricercatori del CNR di Pisa già coinvolti tempo addietro nello studio epidemiologico.

L’altro ieri nel corso di una conferenza stampa sono stati presentati, dal presidente della Regione e dai responsabili del settore, i dati aggiornati del Registro tumori. C’è da dire che il periodo preso in considerazione va dal 2010 al 2017, un aggiornamento dunque che risale a sette anni fa e che lascia fuori dalla linea del tempo anche l’eventuale impatto ambientale conseguente all’installazione della centrale Turbogas a Presenzano.

Il quadro è allarmante e non si può più aspettare. È arrivato il momento di decidere da quale parte stare, se dalla parte della giustizia e della difesa ambientale e quindi della salute umana o dalla parte della rassegnazione più abietta mischiata a quel silenzio liturgico che fa da sottofondo al gioco delle tre carte.

Federica Passarelli

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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