VENAFRO – Ha ottenuto larghissimo consenso e un successo straordinario di pubblico lo spettacolo di beneficenza realizzato dai maestri della scuola artistica ‘CTA Musical’.
Quando l’arte diviene strumento e metodo per poter sollecitare il discorso sulla tematica dell’inclusione, senza alcun dubbio, si è catapultati in un mondo che può far concorrenza a quello magico invaso dalle fate, dagli elfi e da Babbo Natale. Eppure la magia, nella visione a favore dell’integrazione, è stata elaborata in un mondo reale grazie all’operato di persone speciali che hanno saputo congegnare un meccanismo perfetto in nome dell’inclusività.
Con la sensibilità che li contraddistingue, i maestri Gino Matrunola e Pierluigi Sorteni hanno messo insieme, come pezzi di un puzzle, i tasselli fondamentali nell’elaborare uno spettacolo fatto di musica, di recitazione, di ballo ma soprattutto di apertura e di libertà, elementi indispensabili volti a garantire quella che, a dirla con Gaber, si rintraccia nella partecipazione. Questo perché chi ha assistito al mini-musical dedicato al capolavoro della Disney ha avuto modo di apprezzare il valore aggiunto sorretto proprio dalla partecipazione dei ragazzi diversamente abili che hanno dimostrato tutta la loro abilità nel dare voce ed emozione al racconto della tata più conosciuta della storia, l’eterna Mary Poppins maestra nell’insegnare da sempre che il segreto della felicità consiste nel donare sé stessi agli altri, un proposito questo che i maestri della CTA hanno saputo concretizzare, con la complicità dei loro allievi, attraverso l’arte, la creatività, l’immaginazione e la fantasia.
Una serata magica che ha offerto al pubblico il privilegio di immergersi in una vera atmosfera natalizia, una festa durante la quale si è diffusa una forte emotività, come ha evidenziato la presidente dell’Associazione ‘Genitori Arcobaleno ODV Venafro’ Monica Di Filippo la quale ha affermato che “vedere i nostri ragazzi sul palco insieme ad altri giovani talenti è un’emozione che è difficile da spiegare e che solo un genitore con un ragazzo con diverse abilità può comprendere. Questa è la vera inclusione. Parola usata da tutti ma dal significato comprensibile a pochi. Inclusione che poche realtà ludico-ricreative e sportive conoscono. E di questo ringrazio di cuore queste due splendide persone che sono Gino Matrunola e Pierluigi Sorteni che ci hanno accolto dal primo momento della loro stupenda realtà. Due persone meravigliose che con fatica, certo, ma con grande professionalità e naturalezza ci hanno fatto vivere una grande emozione.”
Davvero lo spirito del Natale si è intrufolato tra il palcoscenico e la platea del ‘Teatro Aula Pacis’ di Cassino e sebbene esso non debba confondersi con quello celebrato da Dickens nel suo ‘Canto di Natale’, può comunque presentarsi come monito o invito a promuovere sempre l’idea di offrire il proprio sostegno al prossimo al di là del periodo forte che caratterizza l’ultimo mese dell’anno perché, come ha chiosato il maestro Gino Matrunola al termine dello spettacolo, deve potersi estendere sempre la bellezza dell’essere coinvolti nei proponimenti solidali.
Garantire l’inclusione significa saper mettere in primo piano le esigenze dell’altro offrendo la condizione di appartenenza che restituisce il sapore del sentirsi accolti. Parità e uguaglianza sono le condizioni necessarie ad annullare ogni forma di distanza, è divenire parti di una stessa squadra che si batte per una vittoria comune.
Federica Passarelli
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