VENAFRO – Questa mattina, presso la palazzina Liberty di Venafro, si è tenuto il convegno “Sport e Salute” con l’obiettivo di dimostrare l’importanza che l’attività fisica riveste nella vita quotidiana.
“Mens sana in corpore sano”: si può riassumere in questo modo il fulcro dell’incontro di oggi, prendendo spunto dal celebre capoverso di Giovenale, contenuto all’interno del X libro delle “Satire”. Dedicarsi ad una attività sportiva, come suggerito dai medici, permette di condurre uno stile di vita sano e consente di raggiungere benefici non solo dal punto di vista fisico, ma anche psicologico. Eppure i dati ISTAT rivelano che in Italia il 38% delle persone ha dichiarato di non praticare, nella vita quotidiana, né sport né altre forme di attività fisica. Per questa ragione, la società sportiva “Sporting Venafro” ha voluto organizzare il convegno dedicato allo sport e alla salute, in modo tale da informare i cittadini su tutti i vari aspetti della medicina dello sport, sia a livello agonistico che dilettantistico, oltre a focalizzarsi sulla prevenzione e la riabilitazione sportiva.
Dopo i saluti istituzionali del sindaco Alfredo Ricci che ha detto “Lo sport può offrire un’opportunità a livello sociale e di comunità. Credo che l’intervento dei professionisti che interverranno quest’oggi sia un punto di partenza per poter fare un’alleanza vasta sull’argomento e rivolgersi, in questo modo, sia ai giovani che ai meno giovani del territorio. Inoltre, partendo da un coinvolgimento delle scuole si può costruire qualcosa che possa andare verso una prospettiva futura sull’importanza dello sport e soprattutto della prevenzione”, ha avuto inizio il convegno, moderato dal Dott. Enzo 
Bianchi che ha affermato “Lo sport e la salute sono un binomio inscindibile per raggiungere un benessere non soltanto fisico, ma anche psicologico. L’incontro di questa mattina si basa, infatti, sulle classiche attività sportive e i benefici che queste ultime possono comportare. Con i tempi che corrono e con l’età media che è aumentata sensibilmente, c’è bisogno di mantenere un welfare di prossimità, cercando di mettere le attività sportive a disposizione sia dei giovani che degli anziani, in modo tale da stimolare il corpo in un contesto bio-meccanico e da ottenere un equilibrio tra mente e corpo. Non a caso, Giovenale nelle sue Satire ci ricordava: “mens sana in corpore sano”.
L’intero evento è stato strutturato in modo tale da poter permettere l’intervento di diversi esperti del settore, tra cui il Dott. Luca Iorio che si è occupato di fornire un prezioso spunto sul legame tra la chirurgia vascolare e lo sport, e il Dott. Giovanni Bove, il quale invece ha voluto ribadire l’importanza dello sport sia in termini educativi che di prevenzione. Successivamente, durante lo svolgimento dell’incontro, è intervenuto il Dott. Pierluigi Martinelli, il quale si è soffermato soprattutto sull’importanza dell’educazione sportiva e della promozione della Medicina dello Sport, e la Dott.ssa Fiorella Caranci che, invece, ha voluto soffermarsi sulla figura medica del cardiologo e di come quest’ultimo sia una figura fondamentale nello scenario sportivo.
A conclusione dell’evento è intervenuto il Dott. Walter Primavera, presentando un interessante progetto denominato “La schiena va a scuola”, rivolto prevalentemente ai giovani. Per l’occasione è stata invitata, al convegno, una classe dell’Istituto Comprensivo “Leopoldo Pilla”, in modo tale da poter offrire uno spunto interessante ai ragazzi presenti su come la schiena si sviluppi durante il percorso di crescita e di come fare attività sportiva possa prevenire l’insorgere di complicazioni posturali e, più in generale, di salute. Si è voluto porre l’attenzione, infatti, su quelle abitudini sbagliate che possono comportare nei giovani problemi per la schiena come il dismorfismo, la lordosi o diverse alterazioni costali, e di come lo sport e il fare costantemente attività fisica possa limitare l’insorgere di tali complicanze. “Ormai è un dato noto sul come l’attività fisica sia fondamentale per lo sviluppo psicofisico e motorio dei ragazzi ha asserito Primavera – Non a caso, dopo il periodo del Covid, dove i ragazzi non hanno potuto svolgere attività fisica in maniera costante, sono nate diverse complicanze a livello fisico e psicologico. Per questa ragione si deve cercare di fare prevenzione sia a livello locale che a livello nazionale, attraverso gli enti di prevenzione sportiva e le associazioni sportive dilettantistiche e professionistiche”.
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