Unimol, difesa degli oliveti dalla mosca dell’olivo con il metodo OliveFlyNet

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CAMPOBASSO – Difesa degli oliveti dalla mosca dell’olivo, l’Università degli Studi del Molise – con il Dipartimento Agricoltura, Ambiente e Alimenti – è l’unico partner italiano del progetto di cooperazione transfrontaliera “Commercialization of an Automated Monitoring and Control System against the Olive and Med Fruit Flies of the Mediterranean Region”, finanziato dal Programma Europeo ENI CBC MED.

Il progetto, partito dal 2021, vede la collaborazione di Università ed Istituti di ricerca di altri 4 Paesi che si affacciano sul bacino del Mediterraneo (Grecia, Spagna, Tunisia, Libano), e mira a sviluppare una soluzione automatizzata per il monitoraggio e il controllo della mosca dell’olivo (Bactrocera oleae) e della mosca mediterranea della frutta (Ceratitis capitata).
Il percorso di analisi, studi e ricerca puntava ad un obiettivo finale che sviluppasse due prodotti pronti per la commercializzazione da mettere a disposizione degli agricoltori a supporto di una corretta strategia di difesa integrata contro i due insetti infestanti, nel rispetto della sostenibilità ambientale.
A distanza di circa due anni, sabato 7 ottobre, dalle ore 1:00, presso l’azienda agricola Zeoli a Larino, si terrà una dimostrazione sul campo del sistema integrato OliveFlyNet per la difesa degli oliveti dalla mosca dell’olivo. Il prototipo – frutto delle attività sperimentali realizzate nell’ambito del progetto – ha visto come partner l’Agricultural University of Athens (Grecia), l’University of Cordoba (Spain), l’Institute de l’Olivier e Centre Régional des Recherches en Horticulture et Agriculture Biologique (Tunisia) e Lebanese Agricultural Research Institute (Libano).Il sistema OliveFlyNet include una trappola automatica che consente di controllare da remoto le catture della mosca dell’olivo e un sistema di supporto alle decisioni (DSS), che produce mappe di rischio in cui sono indicate le zone dell’oliveto che devono essere trattate e la quantità di fitofarmaco che deve essere impiegato.
Il coordinatore locale del progetto, prof. Sciarretta Andrea, e i docenti proff. Filippo De Curtis e Marco Colacci, tutti del Dipartimento Agricoltura, Ambiente e Alimenti dell’Università di UniMol, illustreranno il funzionamento del sistema, con il coinvolgimento diretto dei partecipanti. A seguire, vi sarà un incontro tecnico-divulgativo in cui si discuterà del contributo dell’agricoltura 4.0 e di altre novità riguardanti la coltivazione dell’olivo.
I maggiori destinatari dell’incontro sono, certamente, gli imprenditori agricoli, tecnici del settore e fornitori di servizi per l’agricoltura.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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