“Il culto di San Donato e la pesatura anticomiziale”: un interessante convegno domani a Cercepiccola

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CERCEPICCOLA – Pesare un bambino con un’apposita bilancia, per scongiurare o curare una malattia in cambio d’un donativo (solitamente grano) di peso equivalente da offrire a un santo, era una tradizione ancora presente, fino a qualche decennio fa, in alcune località italiane.

“Questa usanza era detta “pesatura” (oppure “pesa”) ed era – scrive Mauro Gioielli in una nota – collegata principalmente al culto di San Donato martire (7 agosto), protettore degli epilettici, e quindi aveva una finalità anticomiziale, sia come prevenzione (profilassi demoiatrica) sia come guarigione (terapia magico-religiosa).

Per quanto è dato sapere, la «pesatura anticomiziale» sopravvive ormai solo in Molise, precisamente a Cercepiccola (il cui patrono è appunto San Donato), ancorché in forma solo simbolica e tuttavia non defunzionalizzata in chiave profilattica e/o curativa. Viepiù, una simile forma di ‘pesatura’ è ancora presente a Guardiaregia e a San Giuliano del Sannio, ma è correlata a San Nicola quale protettore dei bambini, quindi non ha uno scopo antiepilettico e costituisce una particolare variante sincretistica.

Alcuni paesi molisani hanno avuto una tradizione analoga a quella di Cercepiccola e legata a San Donato, come Roccamandolfi, Longano, Pietracatella e Campochiaro, località dove la ‘pesata’ dei bambini è stata accertata per il passato. Andrebbero altresì indagati quei luoghi in cui è comprovato una particolare devozione per il santo aretino (reliquie, feste, processioni, fiere, sagre): Sessano del Molise, Rotello, Limosano, San Martino in Pensilis, Civitacampomarano, Cerro a Volturno, Portocannone. Senza contare i paesi molisani nei quali il rito paraliturgico della ‘pesatura dei bambini’ era assente ma i loro fedeli lo eseguivano altrove. Ne sono esempi Agnone, da cui ogni anno partiva una compagnia di pellegrini per andare “a fare la pesa” a Celenza sul Trigno, e Ripabottoni, i cui pellegrini si recavano a San Marco in Lamis, dove la pesatura è sopravvissuta almeno fino alla fine dell’ottocento.

Il potente taumaturgo San Donato è il patrono di Cercepiccola dove, il giorno della festa, chi si sottopone al rito (bambini in tenera età e ragazzi, ma pure adolescenti e adulti) appoggia un piede sopra un piatto della bilancia e l’officiante impartisce una specifica benedizione, recitando la seguente formula che ha lo scopo di scongiurare l’epilessia: «O Dio, che hai ornato il tuo Santo Vescovo e Martire Donato della singolare virtù di soccorrere gli epilettici, per i suoi meriti e per la sua intercessione, concedi che possiamo andare incolumi dal terribile male e immuni da una non cristiana morte».

Al termine, i familiari del bimbo procedevano ad una offerta, che una volta consisteva in un sacco di grano di peso equivalente a quello del fanciullo; mentre da molti anni, si offre invece una modesta somma di denaro”.

C,C.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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