BOJANO – Massimo Romano, candidato nella lista di Costruire Democrazia, a sostegno del candidato presidente del centro-sinistra, Roberto Gravina, ha inaugurato oggi la sua sede elettorale.
L’avvocato Massimo Romano, candidato nella lista di Costruire Democrazia, questa mattina, martedì 13 giugno, ha inaugurato la sua sede elettorale a Bojano. Romano chiede maggiore attenzione per Bojano, sua città natale, e tutta l’area matesia segnata dalla crisi economica scaturita dalla chiusura della Gam.
“Vogliamo chiedere maggiore attenzione nei confronti di un territorio quello, dell’area matesina – ha dichiarato Massimo Romano – , completamente abbandonato dalla politica. Abbiamo voluto dedicare a questa occasione un significato particolare aggregando e incontrando non soltanto tanti amici sostenitori ma anche tanti amministratori locali perché pensiamo che questo sia un territorio su cui si misura, in modo molto visibile, l’assenza della politica e del governo regionale in particolare nel corso di questi anni.
Perché abbiamo assistito ad un abbandono sostanzialmente e quindi il grido d’allarme che registriamo da parte proprio di imprenditori del tessuto economico, per non parlare dei lavoratori, debba essere raccolto. In questi anni – ha continuato l’esponente di Costruire Democrazia – la politica è stata lontanissima dalle esigenze dell’economia, del lavoro, in particolare su quest’area matesina.
La mia candidatura nasce proprio per rispondere a questa mancanza di politica. Lo faremo rappresentando i punti programmatici fondamentali che caratterizzano l’impegno di Costruire Democrazia e mio, per le prossime regionali, e che parlano anzitutto di capitale umano perché, a fronte di tanta povertà e di tante mancate occasioni, c’è comunque un Molise che è rappresentato da tanti illustri cittadini boianesi e matesini che in Italia hanno rappresentato delle assolute eccellenze.
Il nostro compito, il compito della politica – ha concluso Romano – , è quello di consentire loro di poter tornare per adottare, diciamo noi con un termine forte, dei segmenti dell’economia locale perché le cose, si possono fare, ma ci vogliono mani libere, mani pulite e sopratutto ci vogliono tante competenze per poter mettere a frutto delle ‘best practice’ per trasformare questa regione in un’opportunità di sviluppo”.
C.C.
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