ROMA – Sergio Mattarella è stato eletto alla Presidenza della Repubblica per la seconda volta consecutiva, dopo l’ottavo scrutinio.
“Se serve ci sono”. Questa la frase che ha permesso di superare l’impasse nel quale i partiti e i gruppi parlamentari erano finiti negli ultimi giorni. Con queste quattro parole Sergio Mattarella ha dato il benestare ad una sua rielezione durante il colloquio al Quirinale con cui i capigruppo della Maggioranza hanno chiesto il bis al Presidente uscente.
La prima richiesta in qualche modo formale al Presidente della Repubblica è arrivata dal presidente del Consiglio, Mario Draghi: resti per “il bene e la stabilità del Paese”, gli avrebbe detto nel colloquio di venti minuti al termine della cerimonia al Quirinale di giuramento del nuovo giudice costituzionale, Filippo Patroni Griffi. La mediazione del Presidente del Consiglio sarebbe stata fondamentale ed ha portato tutti i partiti di maggioranza ad accodarsi.
L’intesa, che ha portato all’elezione di Mattarella con ben 759 voti, è stata raggiunta dopo che l’ultimo nome lanciato da Salvini e Conte, quello di Elisabetta Belloni, non ha raccolto l’adesione di un numero congruo di Grandi Elettori. Stessa sorte era toccata al Presidente del Senato Maria Elisabetta Casellati, candidata “di bandiera” del centrodestra.
Unico partito contrario all’elezione di Mattarella è Fratelli d’Italia, che ha votato compatta per l’ex magistrato Carlo Nordio. Uno scenario che rischia di spaccare la coalizione di centrodestra.
I Grandi Elettori molisani, Donato Toma (Forza Italia), Salvatore Micone (Udc) e Andrea Greco (Movimento 5 Stelle), così come tutti i parlamentari della Regione hanno assecondato la scelta dei partiti di riferimento di confermare Sergio Mattarella come Capo dello Stato.
In questi istanti, i Presidenti di Camera e Senato si stanno recando al Quirinale per notificare l’elezione al Presidente Mattarella. Il discorso di accettazione è previsto alle 21.30
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