VATICANO – Papa Francesco annuncia un Giubileo straordinario e afferma: “Il mio pontificato sarà breve”

Boschi e giardini di Emanuele Grande
mama caffè bar venafro
La Molisana Natale plastica
stampa digitale pubblicità black&barry venafro
Smaltimenti Sud

VATICANO – Il Papa annuncia un Anno Santo straordinario, dall’8 dicembre 2015 al 26 novembre 2016, dedicato alla misericordia, nel corso del rito penitenziale nella Basilica di San Pietro. L’annuncio era contenuto, con embargo, nella documentazione fornita nel primo pomeriggio dalla Sala Stampa Vaticana. “La Chiesa troverà la gioia di riscoprirla”. L’8 dicembre prossimo, a 50 anni dalla fine del Concilio Vaticano II, sarà dunque riaperta la Porta Santa in San Pietro. La bolla di indizione sarà pubblica il 12 aprile, domenica della Divina Misericordia. Festa, quest’ultima, istituita da Giovanni Paolo II, celebrata la domenica dopo Pasqua. La scelta di Bergoglio è dunque in continuità con il precedente Giubileo straordinario, voluto da Wojtyla nel 1983 per ricordare i 1950 anni della Redenzione, e con il Grande Giubileo del 2000, ugualmente guidato dal  Papa polacco che Jorge Mario Bergoglio ha proclamato santo il 27 aprile scorso. Prevedibilmente, il Giubileo straordinario farà aumentare esponenzialmente il numero dei fedeli che da tutto il mondo giungeranno in Vaticano nel corso dell’Anno Santo. Il sindaco di Roma, Ignazio Marino: “siamo pronti”. Mentre il presidente del Consiglio Matteo Renzi saluta “l’annuncio del Giubileo” come “una buona notizia che il governo italiano accoglie con i migliori auspici. L’Italia, che quest’anno ospita l’Expo, saprà fare la sua parte anche in questa occasione”.

“Cari fratelli e sorelle – ha detto Bergoglio -, ho pensato spesso a come la Chiesa possa rendere più evidente la sua missione di essere testimone della Misericordia. È un cammino che inizia con una conversione spirituale. Per questo ho deciso di indire un Giubileo straordinario che abbia al suo centro la misericordia di Dio. Questo Anno Santo inizierà nella prossima solennità dell’Immacolata Concezione e si concluderà il 20 novembre del 2016, domenica di Nostro Signore Gesù Cristo, re dell’universo e volto vivo della misericordia del Padre. Affido l’organizzazione di questo Giubileo al Pontificio consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione, perché possa animarlo come una nuova tappa del cammino della Chiesa nella sua missione di portare a ogni persona il vangelo della Misericordia”.

Perché  “nessuno può essere escluso dalla Misericordia di Dio – ha proseguito il Pontefice nel corso dell’omelia – tutti conoscono la strada per accedervi e la Chiesa è la casa che tutti accoglie e nessuno rifiuta. Le sue porte permangono spalancate, perché quanti sono toccati dalla grazia possano trovare la certezza del perdono. Più è grande il peccato e maggiore – ha scandito Bergoglio – dev’essere l’amore che la Chiesa esprime verso coloro che si convertono”.

“Sono convinto – ha detto ancora il Papa – che tutta la Chiesa potrà trovare in questo Giubileo la gioia per riscoprire e rendere feconda la misericordia di Dio, con la quale tutti siamo chiamati a dare consolazione a ogni uomo e ogni donna del nostro tempo. Lo affidiamo fin d’ora alla Madre della Misericordia, perché rivolga a noi il suo sguardo e vegli sul nostro cammino”.

La Chiesa Cattolica ha iniziato la tradizione dell’Anno Santo con Papa Bonifacio VIII nel 1300. Bonifacio aveva previsto un Giubileo ogni secolo. Dal 1475 – per permettere a ogni generazione di vivere almeno un Anno Santo – il Giubileo ordinario fu cadenzato con il ritmo dei 25 anni. Un Giubileo Straordinario, consuetudine che risale al XVI secolo, viene indetto in occasione di un avvenimento di particolare importanza. Gli Anni Santi ordinari celebrati fino ad oggi sono 26. L’ultimo è stato il Giubileo del 2000. Gli ultimi Anni Santi straordinari, del secolo scorso, sono stati quelli del 1933, indetto da Pio XI per il XIX centenario della Redenzione, e quello del 1983, indetto da Giovanni Paolo II per i 1950 anni della Redenzione.

Intervista col Pontefice. Il Papa festeggia il secondo anniversario del Conclave con un’intervista. Francesco parla con la giornalista Valentina Alazraki dell’emittente messicana Televisa e pronuncia parole anche molto critiche nei confronti di una parte della Chiesa. Fa riferimento all’incapacità del clero di coinvolgere i laici, definisce la Curia “l’ultima corte d’Europa”.  Il pontefice venuto dall`altra parte del mondo tocca tutti i temi che hanno caratterizzato i suoi due anni di pontificato, comprese le riforme: “Ogni cambiamento inizia dal cuore – spiega – e comporta una conversione nel modo di vivere”.

Pontificato breve. Francesco ammette che gli manca di poter girare liberamente, magari per poter andare in pizzeria senza essere riconosciuto. Ma il tempo a disposizione non gli sembra essere molto. Dice di di avere la sensazione che il suo sarà un pontificato breve.  “Quattro o cinque anni. Non lo so, o due, tre. Ben due sono passati da allora. È come un piccolo vago sentimento”. Poi precisa: “È una sensazione”, facendo intendere che potrebbe sbagliarsi. All`intervistatrice che accenna all`eventualità di un ritiro per limiti di età, come avviene per i vescovi, il Papa risponde che non pensa alle dimissioni. Definisce il papato una grazia speciale anche se dice anche di apprezzare la strada aperta da Benedetto XVI riguardo alla figura del papa emerito. Una scelta coraggiosa la definisce, come coraggiosa fu la decisione di avere reso pubblica la gravità degli abusi commessi da alcuni membri della chiesa contro i bambini e la necessità di prendersi cura delle vittime.

Gli imperativi della Chiesa. “Tutelare, proteggere, accompagnare” sono gli  imperativi che Francesco attribuisce alla Chiesa, e li ripete quando parla del Sinodo sulla famiglia che si riunirà a ottobre per la sua seconda tappa. Su questo, però, definisce “smisurate” le aspettative su temi complessi e delicati come quello della Comunione ai divorziati risposati o in materia di omosessualità. “Quello che è certo per Francesco –  riassume la Radio Vaticana che ha trasmesso un’ampia sintesi dell’intervista – è che la famiglia attraversa una crisi mai vista prima e che bisogna ripartire da una pastorale che si rivolga innanzitutto ai giovani e ai nuovi sposi “.

Viaggiare, che penitenza. Le prossime tappe? Francesco guarda all’appuntamento di Philadelphia, del prossimo settembre, per la Giornata mondiale della famiglia, all’Africa che visiterà presto e all’America Latina che lo attende.  “Non mi piace viaggiare”. Tra gli aspetti del pontificato “penso che sia la penitenza più grande”, dice Francesco. “Sono molto legato all’habitat, è una nevrosi” ma “le nevrosi – scherza Bergoglio con l’intervistatrice – bisogna trattarle bene”. “Non mi piace viaggiare oggi” come “prima non mi piaceva venire a Roma”, ammette il Papa.

Italia  generosa con immigrati.  Bergoglio, poi, ha lodato la generosità italiana nei confronti degli immigrati: “Sono contento che l’Europa stia rivedendo le politiche di immigrazione. L’Italia è stata molto generosa. Dobbiamo dirlo, no?. Il sindaco di Lampedusa – dice ancora il Papa – si è giocata tutto, a costo di trasformare l’isola da terra di turismo a terra di ospitalità” e questo suppone che “si fanno meno soldi” e “questo è un gesto eroico”. Parole che hanno commosso il sindaco dell’isola:  “Sono emozionata e commossa per le parole del Papa”, ha detto Giusy Nicolini, che l’8 luglio 2013 ha ricevuto il pontefice nel’isola, al suo primo viaggio pastorale. “È capitato in passato – ha aggiunto – che Papa Francesco mi mandasse i suoi saluti attraverso il cardinale Francesco Montenegro, arcivescovo di Agrigento. ‘Saluta Giusy’ diceva al suo interlocutore. ‘Giusy chi?’ disse la prima volta Montenegro. ‘Il sindaco’, rispose il Papa”.

Fonte: www.repubblica.it

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Facebooktwittermail

Fascicolo Sanitario Elettronico »

Fascicolo Sanitario Elettronico

PUBBLICITA’ »

momà
Colacem Sesto Campano

resta aggiornato »

WhatsApp Molise Network

seguici »

Facebooktwitteryoutubeinstagram

Fascicolo Sanitario Elettronico »

Fascicolo Sanitario Elettronico

PUBBLICITA’ »

Colacem Sesto Campano
momà

resta aggiornato »

WhatsApp Molise Network

seguici »

Facebooktwitteryoutubeinstagram

aziende in molise »

fabrizio siravo assicurazioni
Edilnuova Pozzilli
Esco Fiat Lux Scarabeo
Agrifer Pozzilli
Bar il Centrale Venafro
error: