Isernia ricorda le vittime del bombardamento del 10 settembre 1943

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ISERNIA – Nella mattinata di oggi, venerdì 10 settembre, Isernia ha ricordato con una cerimonia le 4mila vittime del bombardamento del 10 settembre 1943.

Il 10 settembre del 1943 e nei giorni a seguire, la città venne bombardata dalle forze aeree anglo-americane. Gran parte del centro abitato raso al suolo. Oggi ricorre il 78° anniversario del bombardamento.

La cerimonia si è svolta, nel rispetto delle norme anti-Covid, alla presenza delle autorità civili, religiose e militari. Alle 10:30 è stata celebrata la santa messa in cattedrale.

Al termine, in piazza X Settembre, si è proceduto alla deposizione, da parte del prefetto Gabriella Faramondi e del sindaco Giacomo d’Apollonio, di due corone d’alloro ai piedi del monumento alle vittime dei bombardamenti del 1943.

Le note del ‘silenzio’ hanno fatto da sfondo e scandito i tempi della cerimonia per onorare i caduti. Infine, il sindaco d’Apollonio ha pronunciato un breve discorso per ricordate le 4mila vittime di quel tragico evento che sconvolse la città di Isernia.

Al termine della cerimonia abbiamo raccolto le dichiarazioni del sindaco Giacomo d’Apollonio:

Ricordiamo come ogni anno – ha afferma d’Apollonio – , tristemente, quei tragici eventi che hanno completamente sconvolto il volto della nostra città. Tante, troppe, le vittime. Un tragico evento che ha cambiato le connotazioni urbanistiche della città infatti, dove c’erano le strade oggi ci sono le piazze e si vedono ancora i segni e le ferite del bombardamento.

Nel centro storico ci sono ancora case che portato i segni indelebili a distanza di 78 anni. Questa lezione – continua il sindaco – va impartita alle giovani generazioni dalla scuola e dalle famiglie per evitare che fatti analoghi si ripetano più.

La scuola ha un ruolo fondametale per riportare quell’insegnamento di coesione, di unità, di libertà che ci siamo conquistati dopo la guerra.

Questa è la sesta cerimonia da sindaco che vivo con grande commozione e devo dire c’è stata sempre una grande partecipazione da parte dei cittadini.

Questa è l’ultima – conclude d’Apollonio – , una sorta di commiato dalle cerimonie ufficiali e una sorta di saluto del sindaco”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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