REGIONE – Protesta dei non autosufficenti, i fondi non bastano. Il M5S “Diversamente abili con diritto al sostentamento esclusi dalle graduatorie. Toma rispetti i Lea”

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CAMPOBASSO – Non autosufficienza, la protesta davanti il Consiglio regionale non ha motivazioni di oggi. Le famiglie di circa mille aventi diritto in regione non percepiscono soldi a sufficienza per il sostentamento dei loro cari a cui ovviamente mancano i fondi dello Stato aggiunti a quelli locali che però arrivano da quanto hanno dichiarato le Associazioni di categoria, arrivano in Regione.

Una protesta garbata quella di stamane seria che va affrontata subito e risolta. Ma la rabbia delle famiglie e delle Associazioni è stata anche quella di non aver potuto avere un confronto il Governatore a quanto pare negato.

Insieme a loro si alza la voce del Movimento Cinque stelle che in una nota rilevano “Mai come in questo caso ci pesa ribadire: lo avevamo detto. I fondi per la non autosufficienza e per la vita indipendente non sono sufficienti per soddisfare l’intera platea dei diversamente abili. Un fatto già noto da tempo, che abbiamo cercato di scongiurare. Lo abbiamo ripetuto più volte in questi anni, anche durante le sedute di bilancio, quando andavano stanziate maggiori risorse. Ma nulla si è mosso in Regione. Non è difficile da capire: i 400.000 euro stanziati di anno in anno non sono bastati finora, ma nessuno ha ampliato il fondo regionale. Ormai da anni, infatti, sono centinaia i diversamente abili esclusi dalle graduatorie, pur avendo diritto a ricevere degli aiuti, già finanziati anche a livello nazionale. Mentre l’ex premier Conte ha aumentato quei fondi per la quota statale, in Molise la quota regionale stanziata è rimasta sempre uguale, sempre sotto la soglia minima.

Ancora una volta, oggi decine di persone con disabilità e le loro famiglie sono state costrette a manifestare fuori dal Consiglio regionale. Manifestare per pretendere un diritto sacrosanto, sancito da norme nazionali e regionali. Un diritto che rientra a pieno titolo nei Livelli essenziali di assistenza. E proprio in quest’ottica potrebbe ricevere maggiori finanziamenti: anche per le regioni in piano di rientro, è prevista la possibilità di sforare i tetti previsti per i servizi che contribuiscano a raggiungere i famosi Lea. Cos’aspetta allora il presidente commissario?

Quegli stessi cittadini oggi hanno sollevato un altro problema lontano dall’essere risolto: chiedono impegni concreti per il rimborso dei farmaci di fascia C. Farmaci salvavita, ma onerosi, che troppo spesso gravano sulle tasche degli stessi disabili.

Ci spezza il cuore vedere così tante persone, già provate da una vita più difficile del consueto, dover gridare per essere ascoltate. I cittadini, soprattutto i meno fortunati, meritano rispetto ed attenzione. Noi faremo quanto in nostro potere affinché i loro diritti vengano garantiti. Ma Toma mantenga gli impegni, soprattutto ora che ha pieni poteri.”

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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