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CAMPOBASSO – Nulla di fatto per i 74 precari della sanità appartenenti al settore sociosanitario con partita Iva. Si andrà a concorso senza la valutazione di alcuna premialità per il servizio già svolto: quello che ha visto all’opera un personale legato a contratti a singhiozzo, di mese in mese.
L’incontro annunciato ieri con tanta enfasi da tutte la parti che prima di oggi non si era mai tenuto tra Asrem Commissario sindacati di base e rappresentanze dei lavoratori ha dato esito negativo. Almeno per le aspettative dei diretti interessati. Irremovibile l’azienda sanitaria cosi’ come le prese di posizioni della struttura commissariale che non hanno concesso vie di uscite alternative se non un Bando aperto a tutti senza titoli accessori di alcun vantaggio, insomma sarà una partita che si dovrà giocare alla pari per i partecipanti.
Il responsabile del sindacato di base Sergio Calce annuncia che la protesta non si ferma ritenendo quanto non sia possibile non riconoscere ciò che hanno profuso, impegno e rischio, nel pieno della pandemica. Intanto hanno chiesto un confronto al Ministero della salute con lo stesso Ministro Speranza per rappresentare il problema e e porre soprattutto le incongruenze di una politica regionale che da una parte aveva nei mesi scorsi formulato le rassicurazioni sulla definizione della contrattualizzazione degli Oss con atti amministrativi di Consiglio e quindi l’approvazione di due mozioni confortati dalle garanzie dello stesso Governatore Toma e dall’altra si vede baipassare dai programmi e dalle decisioni del direttore generale di Asrem e del Commissario ad acta. Insomma una Regione che oltre a non avere le idee chiare su nulla è commissariata su ogni provvedimento. Le scelte del Consiglio regionale, poi, o vengono impugnate o vengono ribaltate da decisioni e provvedimenti di diverso tipo in altri luoghi istituzionali che comunque spesso sono sempre sotto il controllo politico e programmatico della maggioranza e dell’esecutivo.
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