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ISERNIA – Il Partito democratico torna ad attaccare l’amministrazione d’Apollonio e lo fa, con toni accesi, nel corso di una conferenza stampa tenutasi questa mattina alla presenza di Maria Teresa D’Achille, Luciano Sposato e Ovidio Bontempo.
Per Italia in Comune è intervenuto l’avvocato Oreste Scurti. Questa volta il j’accuse nei confronti dell’amministrazione comunale è relativo al Parco Urbano della Stazione di Isernia, inaugurato nella giornata di giovedì 6 maggio, già al centro di polemiche negli ultimi due mesi.
I democratici denunciano lo stravolgimento del progetto originario che ha trasformato il parco in un giardinetto pubblico: “E’ stato realizzato nonostante loro che erano contrari e hanno osteggiato l’acquisto dell’area; è facile ereditare e poi prendersi i meriti. Siamo felici della realizzazione dell’opera, ma questo non è un parco. Quello che noi avevamo pensato per questa città era un’altra cosa. Il parco è il biglietto da visita della città per turisti, visitatori, pendolari, oltre ad un essere un attrattore ambientale e culturale; per questo andavano fatti quegli interventi di vera riqualificazione ambientale e ulteriori interventi di urbanizzazione per collegare la città. E’ stata persa una grande occasione non sfruttando i fondi europei e nazionali per realizzare ulteriori progetti che andassero incontro al processo di transizione ecologia di cui tanto si parla. Non c’è stata lo volontà politica di pensare a questo parco come un punto strategico per Isernia, dato che parte da qui il primo tratto di collegamento di rete elettrificata del Molise, Isernia-Roccaravindola“. Altra questione, sulla quale il Pd ha puntato il dito con l’amministrazione d’Apollonio, riguarda l’intenzione di voler dare in gestione ai privati con bando, con quattro lotti, alcune strutture al momento chiuse, tra cui i campi di basket e tennis: “L’amministrazione doveva mirare ad una gestione pubblica, alla quale si puo’ pensare seriamente anche con l’ausilio di altri soggetti. Non è stato fatto un parco urbano ridotto per pensare all’ennesimo bar o addirittura rendere l’Officina della Cultura, la parte di competenza del Comune, un luogo per le esposizioni ed altro. E’ Officina della Cultura e tale deve rimanere. C’è necessità di spazi di aggregazione per i giovani, per gli studenti, per le associazioni di tipo culturale e sociale; questi spazi, come lo sono stati per tanti anni, devono essere dedicati a queste finalità. Noi ci auguriamo che la prossima amministrazione comunale possa fare le cose di cui abbiamo parlato oggi e che, l’attuale in carica, non faccia ulteriori scelte sbagliate in modo da compromettere il futuro del parco“.
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