DIA – Secondo la relazione semestrale della Divisione Investigativa Antimafia il Molise non risulta immune da proiezioni di cosche di ‘ndrangheta, di clan di camorra e di sodalizi di origine pugliese.
Sebbene in Regione non si segnalano stabili presenze di organizzazioni con i caratteri tipici delle mafie non mancano contatti più o meno diretti.
Nel documento infatti si legge: “Un elemento che accomuna queste organizzazioni sono le intese con pregiudicati di altre nazionalità, stabilitisi in Molise, o con famiglie rom stanziali, che agevolano la gestione sul territorio delle attività illecite tipiche delle associazioni mafiose, che sembrano così non avvertire la necessità di radicarsi. Di certo, la vicinanza geografica tra il Molise e la Campania tende a favorire la ‘migrazione’, in territorio molisano, di pregiudicati di origine napoletana e casertana, in particolare lungo la fascia adriatica e nelle zone tra il Sannio e il Matese, queste ultime prossime alle aree di influenza del cartello casertano dei Casalesi”.
Una conferma proviene dai sequestri di beni, dall’arresto di latitanti, dalla presenza diffusa di pregiudicati che hanno scelto di vivere in Molise dopo il divieto di dimora.
Le stesse considerazioni in merito alla continuità territoriale valgono per i sodalizi di origine foggiana nella zona costiera Molisana.
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