CAMPOBASSO – Armi ai vigili urbani, Pasquale Sisto di Prc e Sinistra europea “Siamo sconcertati per questa iniziativa”

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CAMPOBASSO – Non si placa la polemica sulla dotazione di pistole ai vigili urbani che rientrano nel finanziamento del progetto Scuole sicure.

Il segretario regionale di Rifondazione comunista e Sinistra europea Pasquale Sisto prende posizione sull’iniziatica dell’Amministrazione comunale di Campobasso e commenta:

“Apprendiamo e e stigmatizziamo con stupore e sconcerto la decisione dell’amministrazione Comunale  di Campobasso di dotare i vigili urbani di armi da fuoco per “vigilare” sulle scuole del capoluogo, maggiormente sul fenomeno dello spaccio di droga. Tutto ciò assume contorni ancora più grotteschi se si pensa che tale scelta verrebbe associata al progetto “Scuole sicure”. Così il comune decide di usare i soldi destinati al contrasto al consumo di droga nelle scuole per comprare pistole e prevedere misure repressive. Pensavamo che i tempi dell’oscurantismo, nei comuni del Molise, fossero passati e che certe scelte punitive appartenessero a forze politiche retrograde e di stampo “fascio-leghista”, ma evidentemente ci sbagliavamo.

Premesso che i compiti della polizia municipale sono diversi e molteplici in una città, ci preme maggiormente sottolineare il carattere repressivo e diseducativo della scelta dell’amministrazione pentastellata e del proprio sindaco, che pensa evidentemente di ritrovarsi a Bogotà e di voler fare la guerra ai narcotrafficanti. I fenomeni connessi allo spaccio sono molteplici, interessano il capoluogo in primis ma anche il resto della Regione e sono generati principalmente da uno scollamento sociale, da problematiche legate all’emarginazione sociale, al disadattamento, alle povertà e a fattori individuali e collettivi che andrebbero indagati a fondo, prevedendo interventi sociali mirati, semmai di prevenzione e educativi.

Il tossicodipendente è infine una vittima del sistema e non un mero problema di ordine pubblico, è il prodotto di una società escludente e deviata, egoistica e sperequata. Pertanto, il controllo e la minaccia esibita con l’uso delle armi (stile sceriffo americano) oltre ad essere inutile non farebbe altro che peggiorare situazioni già critiche.

Le scuole e i quartieri del capoluogo hanno bisogno di ben altri interventi, i ragazzi e le famiglie hanno bisogno di supporto sociale ed economico, soprattutto in questo periodo. Piuttosto che acquistare armi e munizioni sarebbe più utile destinare queste risorse alle famiglie e ai lavoratori che hanno perso il reddito, attivando da subito una campagna mirata al contrasto della dispersione scolastica, al recupero dei soggetti a rischio.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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