LUTTO – Scomparsa Enzo Nocera: il cordoglio delle Istituzioni locali

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CAMPOBASSO – La scomparsa di Enzo Nocera ha immediatamente suscitato un moto di commozione in tutta la comunità regionale oltre che quella locale. Molte le Istituzioni che hanno voluto esprimere riconoscenza per il ruolo del pioniere dell’editoria.

Il consigliere regionale ed ex Governatore del Molise Michele Iorio.

“La notizia della scomparsa di Enzo Nocera mi ha profondamente colpito e addolorato. Di lui ricordo l’appassionato impegno a che i molisani conoscessero la storia della propria terra, l’incisivo e caparbio lavoro affinchè il suo diario di bordo, su cui raccoglieva le informazioni quotidiane inerenti agli avvenimenti molisani, divenisse L’Almanacco del Molise.

Se n’è andato l’amico, lasciando un vuoto personale che difficilmente potrà essere colmato. Ma certamente l’uomo resterà sempre vivo nelle sue opere e in quel suo coraggio da primo editore a cui dobbiamo l’insegnamento della democrazia attraverso la promozione della cultura e della conoscenza”.

Il ricordo dell’asessore regionale Luigi Mazzuto.

“Ho iniziato il mio percorso giornalistico con Enzo, ricordo che la sede di ‘’Molise Sport’’e ‘’Molise Oggi’’, testate dove in molti abbiamo iniziato a muovere i primi passi nell’editoria come giornalisti pubblicisti, si trovava in Via Petrella, a Campobasso; ieri ci ha salutati il più grande Tassello dell’editoria molisana, la Memoria storica delle pubblicazioni molisane, di quelle che contano.

Il mio ricordo va  a quella giornata che tenemmo insieme, quando ero Presidente della Provincia di Isernia; correva il 3 marzo del 2011, celebravamo il 41° anniversario dell’istituzione della Provincia di Isernia, nonché il 150° anniversario dell’Unità d’Italia.

Io stesso avevo definito quella giornata ‘’eccezionale’’ come l’occasione perfetta per celebrare la nascita della nostra Provincia e della nostra Italia, illustrando i contenuti di un libro, a firma dello storico giornalista Rai Massimo Vitale, che colmano un periodo storico, quello appunto compreso tra il 1792 e il 1870, in cui il Molise ha dato un contributo fattivo al completamento dell’ambizioso disegno dell’Unità d’Italia e culminato, mediante un iter parlamentare estenuante e vorticoso che ha definito anche le sorti della nostra Provincia, la cui istituzione è appunto avvenuta il 3 marzo 1970.

Enzo era raggiante nell’affermare che “per la prima volta, in quel libro, si erano proposti accadimenti storici, ampiamente documentati presso gli archivi di stato di Isernia, Campobasso, Caserta e presso l’archivio storico dell’esercito piemontese, con la raccolta di oltre mille documenti fotografati e reinterpretati in uno stile tipicamente giornalistico. Una grande novità nel panorama editoriale molisano che rende estremamente fluida e coinvolgente la lettura del volume’’. Ancora oggi ringrazio Massimo Vitale per la Sua opera ed Enzo, per aver sposato il progetto.

L’editoria di Enzo Nocera è stata per intere generazioni portatrice di valori e frutto di studi accurati, di pensieri, di racconti, che ci hanno regalato il nostro Molise preferito, quello un po’romanzo ed un po’ realtà.

Giunga alla sua famiglia la mia sincera vicinanza, ai figli Gianni e Fabrizio ed a tutti i suoi cari”.

Il cordoglio del gruppo PD di Campobasso: Bibiana Chierchia, Alessandra Salvatore, Antonio Battista, Giose Trivisonno.

“Ha lasciato questa terra un prezioso intellettuale e un editore esemplare, Enzo Nocera. Lascia non solo i suoi cari, al cui dolore ci uniamo solidarmente, ma lascia tutti noi orfani della sua febbrile attività intellettuale e editoriale.
Ci lascia, tuttavia, ricchi degli innumerevoli volumi, della sua creatura più  amata,  “L’Almanacco del Molise”.
Continueremo a rendere onore agli anni, alla vita, ai milioni di pagine che Enzo Nocera ha dedicato alla sua e nostra terra”.
Assostampa Molise.

“Enzo Nocera è stato un pilastro della vita culturale del nostro Molise: con la sua attività di editore l’ha coltivata, sottraendo al rischio dello smarrimento di memoria tanti eventi, grandi e piccoli, che hanno rappresentato allora e rappresentano ancora l’essenza della nostra storia locale. Con il suo Almanacco è entrato nelle case di tutti, rendendo per tante generazioni di molisani preziosi e familiari quei suoi storici libricini. Per la loro redazione si è avvalso non solo di professionisti affermati ma anche di chi muoveva i primi passi nel campo delle pubblicazioni: Nocera ha dato sempre un’opportunità dimostrando con i fatti di credere nei giovani. Alla sua scuola si sono formati anche numerosi giornalisti molisani grazie a periodici come Molise sport e Molise oggi, pubblicati con grande passione. Ecco perché con la sua scomparsa il mondo della cultura molisana perde un uomo perbene e un illuminato editore. Alla famiglia Nocera la sentita vicinanza dell’Associazione della stampa del Molise”.

Gli amici ANPI Nazionale ANPI Molise ANPI Basilicata Vincenzo Calò Loreto Tizzani e Michele Pietraroia.

“Nella mestizia di queste settimane tormentate, ci ha lasciato con quel garbo che lo rendeva affabile ed attento, ENZO NOCERA, figura di rara passione che coniugava con naturalezza, semplicità e competenza, amore per la cultura e impegno per promuovere la conoscenza. La sua attività editoriale ha permesso di raccogliere testimonianze preziose sulla storia del Molise, sui fatti più significativi accaduti nei nostri borghi, sulle tradizioni, i costumi, l’arte, la poesia, l’archeologia, il patrimonio letterario, le personalità e le lotte politiche e sociali. Adoperandosi con rigore scientifico è stato trai i primi a ricostruire meticolosamente in varie pubblicazioni e sull’Almanacco del Molise, la mobilitazione antifascista, la presa di Monte Marrone, l’eccidio di Fornelli, le devastazioni perpetrate dai nazisti con l’uccisione di civili inermi ed il vissuto di partigiani come Giame Pintor, Giuseppe Barbato, Mario Brusa Romagnoli e dei tanti molisani caduti per la libertà.

Sui libri, le riviste e sugli studi pubblicati dalla sua casa editrice è stato possibile conoscere episodi rilevanti della lotta di liberazione nazionale dal nazifascismo accaduti in Molise o che coinvolgevano partigiani molisani.

Notoriamente riservato, mai invasivo, rifuggiva dalle semplificazioni preferendo approfondire le questioni e coltivare il dubbio.

Gli impedimenti di queste ore ci precludono di salutare un’antifascista che ha dedicato la vita per promuovere la libertà e la democrazia attraverso la cultura, la ricerca storica e la pubblicazione di libri, studi e documenti, ma tutta l’ANPI nazionale, meridionale e molisana, abbraccia con affetto il figlio Fabrizio e la sua famiglia, custodendone il ricordo.”

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