CAMPOBASSO – Polemiche sulla nomina del nuovo Commissario straordinario di “Molise Acque” Giuseppe Santone comunque con atto nella piena legalità e trasparenza, consigliere politico del presidente Toma.
I Cinque stelle interrogano il Governatore sulle competenze di Santone per l’assunzione della massima carica nell’ente idrico regionale e sullo stipendio annuo di circa 80 mila euro pari ad un dirigente regionale chiedendo che gli venga tagliato il compenso di circa 375o euro mensili corrispostogli per il ruolo che da alcuni mesi ricopre nello staff del Governatore.
IL MoVimento 5 Stelle rivolgendosi al presidente della Giunta regionale chiede:
“al neo Commissario di rinunciare all’incarico di Consigliere del Governatore e di poter vedere presto il piano industriale di sviluppo, con obiettivi realistici e indicatori misurabili, per capire quale ricetta ha in mente per riportare in auge la Molise Acque. Chiediamo inoltre al Presidente del Consiglio regionale, Salvatore Micone, di accelerare sulla nomina dei due componenti del CdA per ridare a Molise Acque piena operatività e per evitare quello che, altrimenti, rischia di rivelarsi soltanto uno spreco di denaro pubblico.
A tal proposito – promettono i portavoce M5S – interverremo nel documento di finanza regionale per rimettere al centro gli interessi dei cittadini e dell’Azienda che gestisce un bene primario come l’acqua pubblica. Il quadro è chiaro: Toma e la sua Giunta scaricano le responsabilità di questo provvedimento sul Consiglio che “non riesce a trovare un accordo sulle nomine”. Ma la verità – concludono i Consiglieri pentastellati – è che dentro la maggioranza non trovano l’accordo su come spartirsi le poltrone.”
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