CAMPOBASSO – L’incidente con 5 morti sulla Bifernina di oggi pomeriggio è senza precedenti ed ha scosso il mondo istituzionale soprattutto quello addetto alla normativa e controllo sulla circolazione stradale.
L’Automobile club Molise suggerisce immediatamente uno studio approfondito sulla Fondovalle, sui punti più pericolosi e su quelli dove si registrano più incidenti mortali.
Al di là della definizione di strada “killer” dove però spesso i fattori umani fanno la loro parte, l’Aci evidenzia: “Spesso ci troviamo di fronte – osserva il direttore regionale dell’Aci dott. Giovanni Caturano – a velocità che sono inconcepibili alla distrazione, all’inosservanza della segnaletica, di quanto suggerisce il codice stradale”.
Il massimo dirigente dell’Automobile club Molise direttore dell’Aci Molise che in questo momento dolorosissimo che ha sconvolto la comunità locale oltre a porgere la propria vicinanza e cordoglio e quelli dell’Aci ai parenti e amici delle vittime, annuncia iniziative già dai prossimi giorni per suggerire agli enti competenti preposti interventi a breve medio e lungo termine, miglioramenti e lavori strutturali ritenuti non più procrastinabili.
“Parlando in linee generali al di là dell’incidente di oggi – puntualizza Caturano -, serve una manutenzione costante e adeguata della sede stradale soprattutto nei suoi punti più deboli, lo studio dei motivi perché i mortali avvengono in determinati tratti, prevedere anche la creazione di disusassori e direi anche l’installazione probabilmente di autovelox stradali, la realizzazione di rotatorie nei punti di inserzione e la costruzione di dissuasori e strutture spartitraffico. Un approfondimento di questo tipo con iniziative strutturali lo abbiamo fatto come Aci già sulla Pontina nel Lazio.
La correzione di alcune curve o la posa in opera di correttivi sono urgenti e necessari. Bisogna porre rimedio visto che la Bifernina, la più percorsa in Molise e di collegamento al mare e verso il Nord Italia anche per automobilisti provenienti da altre regioni, sarà utilizzata ancora per decenni e considerato che di 4 corsie o di autostrada se ne parla da anni senza alcuna proposta progettuale concreta”.
Sui controlli psicoattitudinali ad automobilisti conclude.
“Li facciamo, evidentemente – continua Caturano – bisogna riprogrammarli sulla reattività e sulla percezione del pericolo e soprattutto raccomandiamo la massima manutenzione meccanica del proprio autoveicolo”.
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