CROLLO CAPANNONE – Traffico in tilt, viabilità da cambiare subito in attesa che il giudice si pronunci sulla demolizione

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CAMPOBASSO – Mezza città paralizzata per il crollo del capannone di via Gazzani e per domani ci si aspetta altra giornata di fuoco visto che non c’è stata alcuna modifica alla viabilità che certamente da subito avrebbe potuto agevolare una dovuta e migliore mobilità.

Il sindaco Battista, infatti, non ha ancora deciso una necessaria alternativa al di là dei tempi che potrebbero sbloccare la situazione che comunque non si esauriranno certamente nel giro di ore. Le soluzioni prospettate ovviamente sarebbero quelle di mutare  il senso di marcia all’altezza del Roxy, ex piazza Savoia, a scendere su via Elena per raggiungere il centro della città e riaprire il corso al traffico in senso inverso con alcune modifiche sulle strade laterali. Una soluzione naturalmente temporanea che comunque toglierebbe con una segnaletica molto semplice visibile facile anche a sistemarla a guidare al meglio chi entra in città al contrario di quanto accade oggi laddove il traffico è smistato verso Vazzieri teatro di code lunghissime e di scene di smarrimento per chi non conosce la viabilità urbana.

Da lì, infatti, è parecchio difficile rientrare verso il centro della città. Veniamo al problema tecnico e giudiziario del crollo. Il giudice incaricato dott. Gallucci dopo alcune valutazione tecniche sulla scorta di perizie dovrebbe esprimersi per la soluzione di abbattimento o diversamente  con scelte che riportino la sicurezza del luogo alla città. Un provvedimento che allo stesso tempo potrebbe far cadere il vincolo storico architettonico che la Sovraintendenza ha messo sulla struttura oggetto di impedimento fino a oggi di una sua riqualificazione considerato che esiste un progetto approvato dal Comune di Campobasso dove viene riprodotta la vecchia struttura risalente al 1935 attraverso un riadeguamento architettonico alla lettera per quanto la compone e in qualche maniera la caratterizza. E alle porte c’è anche il giudizio al Consiglio di Stato, il 7 febbraio,  dove ci sarà una sentenza sugli stessi temi e quindi sul vincolo, ricostruzione e riconfigurazione sul posto del progetto a cui tre anni fa l’Amministrazione ha dato l’okay ovvero la concessione edilizia.

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