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CAMPOBASSO – Giornata della salute mentale, il tema di quest’anno è “I giovani e la salute mentale in un mondo che cambia”.
Si celebra giovedì 11 ottobre anche con un confronto di carattere culturale e scientifico nell’aula Modigliani dell’Unimol come voluto dall’Organizzazione mondiale della salute in accordo con le società scientifiche internazionali della psichiatria. Al vaglio della discussione quanto succede nella vita soprattutto adolescenziale di un ragazzo.
Ad esempio lasciare la casa dove ha vissuto per molti anni, iniziare un lavoro, iscriversi all’università o cambiare percorsi di studi. Per molti è un periodo entusiasmante. Per altri può essere, però, un periodo di grande apprensione, preoccupazione o fonte di stress.
Lo stato di disagio esistenziale, inoltre, se non correttamente riconosciuto e gestito può far sviluppare sintomi di disagio psichico, o un disturbo psicologico e/o psichiatrico. L’Organizzazione Mondiale della Salute e i professionisti motivano la decisione del tema per il 2018 sulla base di alcuni dati statistici: la metà di tutti i disturbi mentali inizia all’età di 14 anni, ma la maggior parte dei casi non viene rilevata e non viene trattata. Tra gli adolescenti, la depressione è la terza causa principale, ma non viene riconosciuta; il suicidio è la seconda causa di morte nei giovani tra i 15 e i 29 anni.
L’uso dannoso di alcool e droghe illecite tra gli adolescenti è un problema importante in molti paesi e può portare a comportamenti rischiosi come il sesso non sicuro o una guida pericolosa. Anche i disturbi alimentari preoccupano gli esperti. Fortunatamente aumenta sempre più la consapevolezza dell’importanza di aiutare i giovani a sviluppare una migliore resilienza sin dalle più tenere età, al fine di affrontare le sfide del mondo di oggi. Cresce l’evidenza che la promozione e la protezione della salute degli adolescenti apporti benefici non solo alla salute degli adolescenti, sia a breve che a lungo termine, ma anche alle economie e alla società, con giovani adulti in buona salute in grado di dare un maggiore contributo alla forza lavoro, famiglie e comunità e la società nel suo insieme.
Si può fare molto di più oggi per migliorare la resilienza fin dall’inizio dell’adolescenza, per prevenire il disagio mentale e per gestire e riprendersi dai disturbi mentali. La prevenzione inizia con l’essere consapevoli e con la comprensione dei segnali premonitori di un malessere. Ma, molto si può fare per la Promozione della Salute Mentale con gli interventi di salutogenesi e dei Life-skills; i genitori e il contesto scolastico possono essere di aiuto nel costruire abilità di vita degli adolescenti.
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