CAMPOBASSO – Gay Pride, la sfilata arcobaleno per la prima volta in Molise

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GAY PRIDE – Con lo slogan “Il Molise rEsiste”, oggi pomeriggio per la prima volta il Gay Pride sfilerà tra le vie di Campobasso.

Una manifestazione in difesa dei diritti Lgbt, dell’autodeterminazione dei corpi e contro il bullismo omotransfobico, voluta da Arcigay Molise con madrina d’eccezione Vladimir Luxuria, la prima a lanciare l’idea di un Gay Pride in Molise lo scorso anno. Proprio Vladimir in questi giorni ha reagito con il sorriso sulle labbra  alle tante critiche e minacce di coloro contrari alla sfilata, ultima in ordine di tempo l’idea di lanciare una bomba atomica sul corteo. Ma la sfilata arcobaleno “resiste”, come dice lo slogan, e alle 16 è pronta a partire da piazza Cuoco, davanti alla stazione ferroviaria, passando per via Veneto, corso Mazzini, piazza Pepe, corso Vittorio Emanuele e piazza della Repubblica.

In prima fila, insieme a Vladimir, la presidente dell’Arcigay Molise Luce Visco, mentre ad animare la giornata Nadia Girardi, presidente dell’Arcigay Basilicata.

“Un grande motivo d’orgoglio per la nostra regione – ha affermato la presidente di Arcigay Molise, Luce Visco all’Ansa – che dimostra di essere all’avanguardia e al pari delle altre 27 città che hanno ospitato il Pride quest’anno in Italia”.

Nonostante le varie polemiche e divisioni a Palazzo San Giorgio, alla fine il Gay Pride ha ricevuto il patrocinio del Comune di Campobasso che si è dichiarato pienamente favorevole alla parità dei diritti. Cosa che è mancata, invece, da parte delle Regione che ha scelto di non patrocinare anche se il governatore Toma, fanno sapere dall’Arcigay Molise, ha inviato i saluti a tutti i partecipanti.

“Dispiace dover sottolineare il mancato patrocinio della Regione, – scrive Micaela Fanelli, consigliere regionale del Pd – sulla scorta di improbabili motivazioni di carattere burocratico. Così come fanno male alla nostra Nazione e al nostro futuro di società le dichiarazioni del Ministro Fontana sul riconoscimento della genitorialità per i bambini nati all’estero da coppie di genitori dello stesso sesso. Anche per questo, la manifestazione a Campobasso servirà a ribadire l’importanza della tutela dei bambini, anche quelli nati da genitori dello stesso sesso, che non sono cittadini di serie B”.

“Ma nonostante tutti i tentativi di riportare indietro le lancette della storia e delle conquiste sociali, il Molise c’è e domani farà sentire la propria voce per i diritti LGBT in questa battaglia di civiltà. – conclude la Fanelli che conferma la sua partecipazione – Senza arretrare di un passo, senza farsi intimorire, senza trasformarla in una guerra politica o sociale, per sentirci tutti parte di una comunità costruita sulla coesione e non sui respingimenti, sulla libertà e non sull’ipocrisia, sul rispetto e non sul pregiudizio. E allora, il mio appello a partecipare è rivolto a coloro che, anche a Campobasso, anche in Molise, vogliono difendere i diritti di tutti, a prescindere dalla razza, dalla religione, dal credo politico e soprattutto dalle tendenze sessuali”.

Ad aderire anche Cgil Molise, Potere al Popolo, Partito Democratico, Laboratorio progressista e Rifondazione, insieme alle varie delegazioni di Arcigay Puglia, Campania, Abruzzo e Lazio.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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