Problema siccità, per Coldiretti serve costruire piccoli invasi per la raccolta dell’acqua piovana

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CAMPOBASSO – Per combattere la siccità, secondo Coldiretti, servono piccoli invasi per raccogliere l’acqua piovana e per recuperare l’acqua in eccesso che finisce a mare dal fiume Biferno e quindi dall’invaso del Liscione in occasione di piene.

Coldiretti Molise esprime un giudizio positivo in relazione all’attività di riorganizzazione dei servizi messa in campo dal Consorzio di Bonifica del Basso Molise. L’Ente ha infatti attivato, un nuovo sportello decentrato a Petacciato che sarà operativo dall’11 aprile, presso la sede del Comune. Quello di Petacciato va ad affiancarsi agli sportelli già attivi a Montenero di Bisaccia (nella Sala multifunzionale del centro socio-culturale in via del Mercato) e di Nuova Cliternia (Casello Idraulico in via San Pio da Pietrelcina).

Presso queste sedi, comunica la Coldiretti Molise, si aggiungono a quella centrale di Larino, gli imprenditori agricoli potranno effettuare le ricariche delle tessere “hydropass”, necessarie all’acquisto dell’acqua.

La presenza di un numero crescente di sportelli del Consorzio sul territorio, osserva Coldiretti Molise, va a beneficio degli agricoltori che, per la ricarica delle tessere, potranno recarsi a quello più vicino, ottenendo un evidente risparmio di tempo sugli spostamenti e sull’erogazione del servizio, vista la più equa distribuzione degli
utenti fra le tre sedi decentrate.

I cambiamenti climatici in atto impongono, tuttavia, interventi strutturali che aumentino la disponibilità di acqua anche nei periodi, sempre più frequenti, di siccità.

“A tal proposito – afferma il Direttore regionale di Coldiretti Molise, Aniello Ascolese – abbiamo sempre più urgenza di realizzare una rete di piccoli invasi artificiali che, come sollecitato ormai da anni da Coldiretti, consenta di assicurare all’agricoltura, ma anche all’intera collettività, la disponibilità idrica in maniera
strutturale. Realizzare tali opere per la raccolta dell’acqua piovana, ferma oggi in Italia ad appena l’11% – spiega Ascolese – consentirebbe di ottenere una riserva per gli usi civili, per la produzione agricola e per generare energia pulita”.

Considerando, inoltre, che  l’acqua è anche un bene economico, Coldiretti auspica che gli Enti consortili, come il Consorzio del Basso Molise, possano realizzare strutture che consentano di ridurre gli sprechi guardando anche alla valorizzazione della risorsa in esubero, mediante metodi innovativi per la produzione di energia elettrica,
necessaria a realizzare opere di sollevamento, centraline idroelettriche e pannelli fotovoltaici galleggianti, utilizzando parte degli specchi d’acqua delle dighe.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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