‘Winterline Venafro’: recuperati i resti di un caduto tedesco della Seconda Guerra Mondiale

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VENAFRO – Scoperti e recuperati durante un’attività di ricerca i resti di un giovane soldato tedesco morto durante il secondo conflitto mondiale.

La scoperta è avvenuta durante un’attività di ricerca da parte dei membri dell’Associazione ‘Winterline Venafro’ per conto dell’Ente Parco Nazionale di Abruzzo Lazio e Molise sulle Mainarde Molisane in territorio di Scapoli. Un ritrovamento che spagina la storia in un viaggio all’indietro e che pone l’uomo moderno dinanzi all’assurdità della guerra, alle vite spezzate dei giovani soldati, al vortice di sofferenza e dolore in cui è precipitata l’umanità durante quel periodo buio del Novecento e che ancora oggi pare non voglia darla vinta alla pace e alla libertà. La sepoltura improvvisata del giovane soldato nella quale si sono imbattuti i membri dell’Associazione ‘Winterline Venafro’ prova in modo inconfutabile quanto poco fosse possibile onorare in maniera degna e decorosa il milite di guerra caduto e frettolosamente sepolto. Una osservazione questa che anche il presidente dell’Associazione Luciano Bucci ha sapientemente sottolineato affermando che “questo tipo di rinvenimenti ci spingono, ovviamente, a comprendere sempre più quanto sia stata dura e misera la guerra nel nostro territorio, tanto da non permettere, alcune volte, neanche il recupero delle salme”. Il presidente Bucci spiega inoltre che “il soldato in questione, da una prima analisi del piastrino rinvenuto, risultava essere un elemento della 44esima divisione di fanteria, in particolare delle truppe cicliste, in servizio sulle Mainarde”.

L’Associazione ‘Winterline Venafro’, che ha visto inaugurare nel 2008 la mostra permanente sui reperti di interesse storico riguardanti la Seconda Guerra Mondiale all’interno del palazzo storico De Utris, ha come suo scopo precipuo quello di far conoscere alle nuove generazioni gli orrori della guerra compresa l’intricata rete di malvagità e violenza che cattura il genere umano in un groviglio senza uscita provvedendo così a nutrire la memoria collettiva e insegnando attraverso la storia quanto sia indispensabile conoscerla per costruire le fondamenta di un futuro libero dall’avidità che nega l’esistenza pacifica tra i popoli . L’obiettivo dell’Associazione e quindi del Museo ‘Winterline’ passa anche attraverso un’idea etica e di civiltà, infatti Luciano Bucci manifesta una certa premura nel sottolineare che “il nostro compito è proprio questo, salvare dall’oblio il ricordo di queste storie e questi sacrifici cercando, contemporaneamente, di portare alle nuove generazioni un messaggio di pace affinché queste cose non debbano più accadere. In questi tempi difficili credo ce ne sia davvero bisogno, far capire a tutti che la guerra è l’impossibilità della ragione e la negazione dell’umanità.” Nel suo comunicato inoltre il presidente dell’Associazione ringrazia l’Ente Parco Nazionale Abruzzo Lazio e Molise, i Carabinieri della stazione di Colli a Volturno e il Comune di Scapoli proprio perché “fornendo massima disponibilità, sostegno e professionalità, hanno permesso a questo giovane tedesco, da noi ritrovato, di trovare finalmente pace.”

Nella nota si fa inoltre presente che “la salma, il giorno 7 ottobre, è stata consegnata alle autorità del Cimitero tedesco di Caira in attesa di identificazione ufficiale e sepoltura nello stesso cimitero monumentale dove riposano, sotto la gestione impeccabile delle autorità tedesche e degli operatori italiani, migliaia di giovani caduti per l’assurdità della guerra.”

È auspicabile che musei come il ‘Winterline’ di Venafro vengano presi d’assalto dalle scolaresche affinché le pagine di storia non diventino una voce astratta che riecheggia nel vuoto dei corridoi e che fatica a far comprendere quello che il poeta vaticinava all’uomo del suo tempo, identico ancora oggi a quello della pietra e della fionda.

Federica Passarelli

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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