CAMPOBASSO – L’annunciata presenza del Ministro Piantedosi all’inaugurazione dell’anno accademico 2024-2025 dell’Unimol programmata per il 30 ottobre ha provocato polemiche e contrarietà.
Molte le firme già raccolte in Molise da Associazioni Comitati partiti amministratori locali, cittadini e rappresentanti sindacali contro l’arrivo del Ministro in Molise. Nella petizione a tema si invitano “i docenti, gli studenti i rappresentati istituzionali sinceramente democratici, i rappresentanti politici, sindacali e del mondo dell’associazionismo e del volontariato a disertare l’inaugurazione dell’anno accademico alla presenza di Piantedosi come atto visibile e concreto contro le politiche repressive che il governo Meloni sta mettendo in essere.”
La petizione continua nel sottolineare come “il prossimo 30 ottobre ad inaugurare l’anno accademico dell’Università degli Studi del Molise sarà presente il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. L’attività del Ministro in questi due anni di Governo è stata tutta incentrata alla repressione e alla criminalizzazione del dissenso, della solidarietà, dei poveri e marginali.
La democrazia, così come la cultura, sono fondate sulla possibilità di dissentire. Solo il dissenso permette la diversità delle posizioni e delle idee, solo il dissenso mette al vaglio la verità e la giustizia, solo il dissenso è alla base del pensiero.”
I sottoscrittori del documento rivolti, poi, a Unimol scrivono “In una regione come il Molise – si legge ancora nel comunicato della petizione – che dà scarsissime possibilità lavorative ai neo laureati, in un paese che conta un tasso di laureati che è tra i più bassi d’Europa, dove l’ ascensore sociale è rotto da decenni e il diritto all’istruzione è in pratica negato, l’Università del Molise pensa bene di invitare uno dei massimi rappresentanti di una stretta punitiva e sicuritaria, l’antitesi, per storia e pratiche governative, ad un’ idea di sapere e di società aperta
inclusiva e rispettosa dei diritti e del diritto al dissenso. Nelle aule universitarie non ci dovrebbe essere posto per il carcere e manganello elevati a dogma di gestione dell’ ordine pubblico”.
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