
CAMPOBASSO – Agricoltori e allevatori in piazza per chiedere interventi urgenti per fronteggiare l’emergenza cinghiali.
Questa mattina, martedì 9 luglio, davanti al Consiglio regionale del Molise, la Coldiretti ha promosso una manifestazione per chiedere alla politica soluzioni rapide e concrete indispensabili per avviare una seria azione di contenimento del numero di questi ungulati che in regione hanno superato le 40mila unità.
Alla manifestazione, guidata dal Presidente regionale Claudio Papa, insieme con i Presidenti provinciali di Campobasso Giacinto Ricciuto, di Isernia Mario Di Geronimo, dal Direttore regionale Aniello Ascolese, e l’intera dirigenza di Coldiretti, hanno partecipato tanti imprenditori agricoltori e zootecnici oltre che privati cittadini provenienti da tutta la regione.
La gravissima emergenza creata dall’aumento incontrollato dei cinghiali, denuncia Coldiretti, sta provocando danni ingentissimi al settore primario, investendo anche la sicurezza dei cittadini. Questi selvatici distruggono infatti i raccolti, costringendo centinaia di aziende a chiudere, mettono a rischio la sicurezza delle persone, spingendosi anche all’interno dei centri abitati, e sempre più spesso provocano incidenti stradali anche mortali.
Per questo, Coldiretti Molise chiede subito il Piano regionale straordinario di contenimento della specie che potrà salvaguardare le imprese agricole e i cittadini con strumenti strutturali e più efficaci contro l’invasione dei cinghiali e della fauna selvatica incontrollata, non collegati dall’emergenza sanitaria della PSA – Peste suina africana. La vice presidente del Consiglio regionale condivide le preoccupazioni di agricoltori e allevatori:
La vice presidente del Consiglio regionale, Stefania Passarelli, condivide le preoccupazioni di agricoltori e allevatori:
“La loro battaglia è anche la mia, la nostra – ha affermato il vice presidente del Consiglio regionale Stefania Passarelli – I cinghiali con le loro incursioni distruggono terreni e colture, annientano il lavoro, i sacrifici di chi ogni giorno, dall’alba al tramonto, lavora nei campi. La loro battaglia non può non essere anche la nostra, di ogni molisano, al di là delle differenze politiche: l’agricoltura è seme che dal passato germoglia nel nostro presente, è il cibo che portiamo in tavola, è la cura verso il territorio e l’ambiente, è la biodiversità, è la ricchezza del nostro territorio. Dal palco di Coldiretti, assieme al collega Armandino D’Egidio, la condivisione delle preoccupazioni, la volontà concreta di essere supporto e pungolo verso la politica e l’appello – ha concluso Passarelli – ad una collaborazione continua e fattiva per cambiare le norme e supportare sempre la nostra agricoltura e i nostri agricoltori”.
Per il presidente regionale della Coldiretti, Claudio Papa, la misura è colma:
“E’ da decine di anni che questa storia va avanti. Abbiamo assistito – ha dichiarato Claudio Papa – al raddoppio dei cinghiali e della fauna selvatica in generale, oramai la misura è colma, non se ne può più. Gli agricoltori preferisco non seminare tanto il raccolto non lo faranno. E non si illudono certo di avere un risarcimento danni da tutto questo perché: uno, dove stanno i soldi? Due, saranno sicuramente risarciti in misura ridotta. Tre, le persone si alzano la mattina e vorrebbero continuare ad alzarsi per lavorare”.
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