Venafro, al via le operazioni di demolizione e ricostruzione della Scuola Media di Via Maiella

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VENAFRO – In una nota il sindaco Ricci annuncia le operazioni di demolizione che dal 5 luglio interesseranno la Scuola Media di Via Maiella.

Gli anni di inerzia grigia che si sono avventati contro le mura del vecchio edificio scolastico di Via Maiella finalmente stanno per cedere anch’essi sotto l’azione demolitrice degli escavatori. Un aspetto nuovo e moderno verrà restituito allo spazio che fino ad oggi ha accolto non solo gli ambienti di una vecchia scuola media, con annessa palestra e cortile ma che è stato deturpato e violentato dalla sporcizia, dall’incuria e dall’abbandono.

Venerdì 5 luglio dunque avranno inizio le operazioni di demolizione che il primo cittadino Alfredo Ricci in un post pubblicato sulla sua pagina facebook ha inteso definire come “un momento storico per la nostra città, e anche per l’Amministrazione che a questo progetto ha creduto fortemente e ha lavorato, reperendo gli importanti finanziamenti e seguendo con gli uffici ogni passaggio del complesso iter burocratico” e dopo aver specificato che essendo la demolizione “un’operazione articolata e che è stata ben studiata e organizzata dai tecnici e dall’impresa appaltatrice allo scopo di limitare quanto più possibile ogni problema” invita la cittadinanza alla collaborazione, scusandosi per gli eventuali disagi che dovessero verificarsi.

Da tanto ci si augurava di poter vedere ricostruito quello che per molti ha rappresentato il luogo in cui si è consumata l’età dell’adolescenza e quindi un posto in cui sono racchiusi i ricordi di ognuno. La ricostruzione della scuola però non rappresenta soltanto la rinascita di uno spazio importante della piccola città ma costituisce senz’altro motivo di crescita per la collettività oltre che motore per l’esistenza di una comunità resiliente. Non si può fare a meno della scuola che è riferimento culturale e sociale di carattere identitario e naturalmente simbolo della vita che si trasforma e si muove da una generazione ad un’altra. Lo scrittore francese Hugo sosteneva che “colui che apre una porta di una scuola chiude una prigione” e non aveva torto perché solo la scuola può fornire gli strumenti necessari per divenire cittadini liberi, costruttori consapevoli di un mondo nuovo e con l’impegno costante degli attori principali, anche migliore.

Federica Passarelli

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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