Vibac, altri 6 mesi di cigs: bloccati al momento i licenziamenti

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CAMPOBASSO – Nella giornata odierna, nel consesso della Regione Molise, si è chiusa un’ importante fase della
trattativa relativa alla vertenza Vibac di Termoli.

Dopo una lunga disputa che dura oramai da diversi anni, si è sottoscritto con l’Assessorato di competenza, con i tecnici della Regione e con i referenti aziendali un importante risultato che darà ulteriormente spazio a possibili e auspicati scenari futuri. Lo sostengono la Femca CISL, la Uiltec UIL Confail e la RSA Vibac.

“Pur se questo percorso non ha mai dato spazio a momenti di gioia, pur se la situazione è sempre molto preoccupante, abbiamo garantito, con l’accordo quadro firmato dall’Assessore alle Attività Produttive, dall’Assessore al Lavoro, dal Direttore delle Politiche per l’Occupazione, dalle Organizzazioni Sindacali femca, uiltec e confail, e dalla Vibac, con il supporto dei tecnici Regionali, la garanzia che questo stabilimento industriale non scenda sotto le 80 unità lavorative.

Abbiamo bloccato la procedura di licenziamenti che, diversamente, sarebbero stati concretizzati entro il 10 luglio prossimo, abbiamo aperto contestualmente una procedura di esubero sulla non opposizione, quindi volontari, che saranno sostenuti con un incentivo all’esodo.

Abbiamo, inoltre, aperto una nuova opportunità per accedere a ulteriori 6 mesi di CIGS, ciò per dare modo alla società Vibac di riempire di nuove commesse lo stabilimento di Termoli.

Abbiamo, ulteriormente, assicurato ai lavoratori di Termoli la garanzia della copertura di verifiche periodiche, la prima adesso entro il mese di luglio, da parte MIMIT.

Rimane il rammarico, relativamente a quanto dichiarato dall’azienda, che questo sito produttivo maturerà, a fine della cigs, una quantità di esuberi che non riescono a rioccupare, motivo per il quale si è cercato di individuare i lavoratori che, con incentivo all’esodo, con l’ammortizzatore sociale e con la NASPI, si riescano ad agganciare alla pensione.

Contemporaneamente, tutto ciò può essere anche propedeutico per attivare il progetto GOL che la regione metterà in piedi per la formazione, ricollocazione e l’autoimpiego, col medesimo obiettivo di rioccupare il maggior numero di persone.

Come abbiamo sempre sostenuto dal primo momento, non possiamo fare salti di gioia finché ci saranno esuberi ma, tirate le somme crediamo, tenuto conto i momenti drammatici che hanno coinvolto i lavoratori della Vibac e, tenuto conto che circa 3 anni fa questa azienda era partita con una dichiarazione di esubero tale da far ipotizzare la chiusura dello stabilimento, di aver portato a casa, allo stato delle cose, la migliore soluzione possibile per i lavoratori.”

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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