CAMPOBASSO – Si è tenuta questa mattina, presso l’hotel Centrum Palace, la conferenza stampa dell’eurodeputato della Lega, Aldo Patriciello, che ha presentato il suo programma elettorale a un mese esatto dalle elezioni europee dell’8 e 9 giugno.
Insieme a Patriciello erano presenti, all’incontro con la stampa, anche l’assessore e segretario regionale della Lega, Michele Marone, e il coordinatore regionale dell’UdC Teresio di Pietro. Udc che, in questa tornata elettorale, si è federata con la Lega.
L’europarlamentare venafrano, candidato nella circoscrizione Meridionale (che comprende Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise e Puglia), ha evidenziato che questa competizione elettorale è dedicata al popolo molisano. Dopo anni di militanza in Forza Italia, Aldo Patriciello, dopo avere ufficializzato l’ingresso nelle Lega di Matteo Salvini, ha deciso di candidarsi per la quinta volta al Parlamento Europeo.
“Il passaggio alla Lega – ha affermato Aldo Patriciello – per me ha significato un radicamento forte sul territorio perché, la Lega, è un partito radicato sul territorio. Non è la Lega di 40 anni fa, quella della secessione, è una Lega che vuole soprattutto crescere al Sud perché è una lega che impronta tutta l’azione politica vicino alle comunità e vicino agli amministratori. E’ una Lega che porta avanti azioni a difesa delle comunità locali e, soprattutto dei piccoli Comuni.
E’ diventata un punto di riferimento per l’Europa, ha fatto tante cose buone ma ci sono anche tante cose da correggere: dalla politica agricola alla la transizione ecologica. Ha portato avanti una politica a difesa delle identità dei singoli Paesi. Noi non possiamo rinunciare alla nostra identità, soprattutto su temi come quello della carne sintetica e della mozzarella fatta in laboratorio.
Non possiamo rinunciare – ha aggiunto Patriciello – alla nostra storia, alla nostra cultura, alla nostra tradizione, ai nostri prodotti del made in Italy, ma soprattutto ai prodotti dell’agricoltura. La Lega si è intestata questa battaglia”.
Patriciello non si è sottratto alla domanda sul generale Roberto Vannacci, anche lui candidato col Carroccio come capolista soltanto al Centro e al Sud.
“Io ho una storia democristiana – ha evidenziato l’eurodeputato della Lega – di cui mi sento onorato e posso dirlo con estrema chiarezza. La moderazione di una persona, dell’azione politica fatta in 40 anni, non è che si cambia se all’interno della lista c’è un candidato che ha una visione diversa. Noi siamo in democrazia e io rispetto anche quello che dice Vannacci, ma poi saranno gli elettori – ha concluso Patriciello – a giudicare se le cose che dice Vannacci sono meritevoli di consenso o meno. Conosco poco Vannacci, ho letto alcune cose del suo libro, alcune cose sono condivisibili altre no, però sono rispettoso della volontà degli elettori”.
Il segretario regionale della Lega, Michele Marone, ha commentato con grande soddisfazione la candidatura di Aldo Patriciello nel partito di Salvini:
“E’ un grande onore – ha affermato Marone – avere candidato l’onorevole e Aldo Patriciello, politico e europarlamentare di grande esperienza, di grandi capacità e molto impegnato per le problematiche del meridione, del mezzogiorno d’Italia e in modo particolare per il Molise. È un’opportunità per noi molisani avere un candidato di questa levatura, è un rappresentante significativo del Molise che noi possiamo far ritornare in Europa al Parlamento Europeo e avere voce in capitolo, anche nel negli atti dispositivi della Commissione europea”.
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