VENAFRO – In occasione delle festività pasquali sarà riproposta a Venafro la sacra rappresentazione de ‘La Passione’ vivente che ancora una volta beneficerà della suggestiva scenografia del Parco Regionale dell’Olivo.
Ancora una volta la parola tradizione trova il suo giusto spazio e il suo completamento nella realizzazione di quella che viene considerata una delle manifestazioni più belle realizzate nella piccola città. Un viaggio attraverso gli ultimi giorni della vita di Cristo che coinvolge un numero davvero considerevole di figuranti e che può contare sulla compartecipazione di tante associazioni, prima fra tutte ‘Il Gruppo’ la storica aggregazione giovanile nata nel marzo del 1968, la ‘Compagnia teatrale Dietro le quinte’ e l’associazione ‘Paesaggi Rurali di Interesse Storico’ (PRIS).
‘La Passione’ di Venafro vanta un primato che la rende ancora più cara ai suoi concittadini, essendo una delle prime manifestazioni di questo tipo create in Italia. L’idea di raccontare attraverso ‘persone viventi’ i fatti che appartengono alla passione di Cristo nasce infatti nel lontano 1967. L’anno successivo poi, grazie alla volontà e all’impegno de ‘Il Gruppo’ e del suo fondatore Franco Valente, sarà rappresentata tra gli oliveti della Cattedrale la prima edizione che traccerà la strada a tutte le altre che si sono susseguite negli anni.
Sabato 30 e domenica 31 marzo alle ore 21:00 – proprio a ridosso delle festività pasquali che avranno il merito di conferire all’evento un aspetto ancora più suggestivo – sarà riproposta dunque, in quello scenario naturale ben noto ai venafrani e che presenta caratteristiche decisamente uniche e insostituibili, l’edizione 2024 de ‘La Passione’ vivente patrocinata dal comune di Venafro, prodotta dalla Fondazione Mario Lepore e dal Parco Regionale dell’Olivo, con la regia e la direzione artistica di Gianni Di Chiaro secondo l’idea originale di Franco Valente.
Luci, musica e voce narrante comporranno minuziosamente i punti salienti di uno spettacolo che terrà a mente anche l’opportunità di fornire spunti di riflessione per uno sguardo più ampio sulla realtà contemporanea e porsi come messaggio di speranza in un turbolento mondo che pare girare alla rovescia e che ci si augura possa indirizzarsi verso segnali di pace.
Federica Passarelli
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