Venafro, nel piazzale antistante la chiesa San Luigi Orione installata una panchina rossa con il numero verde antiviolenza

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VENAFRO – Il Consultorio Familiare promotore di una iniziativa simbolica che ha come obiettivo quello di sensibilizzare la cittadina sulla drammaticità della violenza di genere.

Ieri, sabato 25 novembre, in occasione della ‘Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne’, l’Associazione ‘Il Girasole-ODV Consulorio’ di Venafro ha inaugurato l’installazione di una panchina rossa nello spazio antistante la Chiesa di San Luigi Orione, volta a sensibilizzare la comunità su un fenomeno che si può definire inarrestabile visto il conto delle vittime che pare destinato a non conoscere tregua. Proprio per evitare che gli episodi di violenza vengano associati solo ad una statistica e le vittime ad un numero e per far sì invece che si possa avere contezza in maniera esaustiva di questo problema sociale gravissimo che pretende una fattiva collaborazione estesa a tutti, è nata l’iniziativa come quella della panchina rossa, divenuta ormai emblema di protesta contro la violenza sulle donne.

L’evento ha ottenuto un largo consenso e ha visto la partecipazione di un folto pubblico che ha avuto modo di assistere al discorso del vescovo della diocesi di Isernia-Venafro Monsignor Camillo Cibotti, di ascoltare l’intervento del primo cittadino Alfredo Ricci e di apprezzare la performance musicale eseguita dalle studentesse dell’Istituto Comprensivo ‘Leopoldo Pilla’ di Venafro interpreti di brani per Ensemble di violini dirette dalla professoressa Cinzia Romano e poi quella dell’orchestra di sassofoni diretta dal professore Addolorato Valentino composta dai talentuosi giovani studenti dell’Istituto Comprensivo ‘Giovanni XXIII’ di Isernia. La dottoressa Scungio, Ginecologa con formazione Bioetica e Direttore del Consultorio Familiare ‘Il Girasole’ ha provveduto poi ad esporre in maniera chiara ed esaustiva l’attività svolta dall’Associazione ‘Il Girasole’, in particolare chiarendo il ruolo che essa ricopre nell’affrontare tematiche legate alla famiglia e alle donne, alle adolescenti, alle immigrate. Durante il suo intervento la dottoressa ha sottolineato che “di violenza sulle donne non si parla mai abbastanza. Le cronache agghiaccianti degli ultimi mesi (e degli ultimi anni) non lasciano spazio a dubbi: il femminicidio rappresenta in Italia un’emergenza sociale che non può (e non deve) più essere ignorata. Un tema che si ripete all’infinito, una vera e propria mattanza.

La violenza alle donne è un fenomeno trasversale, riguarda tutte le età e tutti i ceti sociali. Riguarda la salute pubblica in quanto incide profondamente sul complessivo stato di benessere psico-fisico delle donne, dei loro figli e del contesto familiare.

I numeri sono spaventosi ma le vittime di femminicidio non sono soltanto numeri, ma individui con vite, famiglie, ambizioni ei sogni. Fino a oggi, nel 2023 sono state uccise in Italia 107 donne, di queste 87 sono state uccise in ambito familiare e affettivo e in 55 casi l’omicida era un partner o un ex partner. Pertanto questo è uno degli aspetti più sconvolgenti di questa emergenza, il fatto che la maggior parte di questi femminicidi si è verificata nell’ambito familiare o affettivo. Ciò dimostra che spesso le donne sono più a rischio all’interno delle mura domestiche, dove in realtà dovrebbero sentirsi al sicuro, piuttosto che fuori, quando vengono uccise da persone e uomini a loro sconosciuti. L’Associazione Il Girasole Consultorio Familiare oggi pone qui un simbolo, una panchina vuota che sta a significare il vuoto che ogni femminicidio lascia nella comunità. La panchina rossa è un simbolo doloroso ma oggi diventa un simbolo di speranza e di rinascita e speriamo che questa nostra, così come le altre panchine rosse presenti sul territorio, siano un incoraggiamento a quelle donne che hanno paura e vergogna a denunciare il loro dramma.

Sono ormai 17 anni che il Consultorio Familiare Il Girasole si occupa a trecentosessanta gradi della famiglia e pertanto è vicino ai problemi delle donne, con particolare attenzione alle fasce deboli, agli adolescenti e alle donne immigrate. Esso è una struttura diocesana voluta e sostenuta dal 2007 dai Vescovi diocesani, a partire dall’Amministratore Apostolico della Diocesei di Isernia-Venafro Mons. Armando Dini, poi da Mons. Salvatore Visco, oggi da S.E. Mons. Camillo Cibotti. Il suo unico sostentamento è la Diocesi di Isernia-Venafro con i fondi dell’8x mille della Chiesa cattolica. Presso il Consultorio Familiare Il Girasole la donna può essere seguita ed accompagnata nei vari momenti della sua vita: dall’adolescenza, nel percorso nascita fino alla menopausa, creando con la stessa, un rapporto di fiducia e di dialogo, presupposti sia per un percorso di promozione alla salute che di una corretta informazione a possibili rischi e di accoglienza nel caso di episodi di violenza. Nel lavoro quotidiano con le donne, le gravide e gli adolescenti, gli operatori del Consultorio incontrano spesso situazioni e vissuti di violenza, non solo rappresentati da violenza fisica ma anche di tipo psicologico. Alcune volte si possono constatare forme di maltrattamento o di discriminazione sia in ambiente sociale o lavorativo. Situazioni in cui si è costrette a subire lo sfruttamento per la sopravvivenza della stessa donna e a volte anche per quella dei propri figli. Il Consultorio Familiare Il Girasole, oltre al lavoro di consulenza, si occupa anche di prevenzione, soprattutto assolvendo un ruolo educativo sul territorio e che in questa tematica specifica risulta di particolare importanza. È soprattutto educare i giovani all’affettività, al rispetto della propria corporeità e di quella della persona che si ama o che si pensa di amare, imparare che l’amore non significa possesso incondizionato. Si sa che per avere risultati bisogna lavorare in rete; oltre che nella scuola, il Consultorio Familiare Il Girasole lavora anche nelle famiglie, che rappresentano la prima agenzia educativa, collaborando attivamente con le Istituzioni e con le associazioni presenti sul territorio. Il nostro essere qui oggi va a suggellare il nostro impegno contro la violenza sulle donne. Noi ci siamo! Per noi il 25 novembre è ogni giorno!”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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