Venafro, Piazzette R(i)esistenti: segnalazioni, lamentele ma anche tante idee per le ‘Case Popolari’

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VENAFRO – Piazzette R(i)esistenti chiede un incontro con il Sindaco per discutere insieme sui temi emersi dalla seconda assemblea pubblica tenutasi il mese scorso presso le ‘Case Popolari’.

Alla presenza di venticinque persone il 16 ottobre scorso presso il quartiere ‘Case Popolari’ si è tenuta la seconda assemblea di Piazzette R(i)esistenti durante la quale sono stati affrontati diversi argomenti su proposta degli stessi cittadini e riscontrate contestualmente alcune criticità di tipo strutturale dovute essenzialmente alla mancanza di servizi.

Dal verbale dell’assemblea che le Piazzette hanno trasferito tramite comunicato in redazione si evincono gli aspetti negativi nei quali versa la città di Venafro.

Prima fra tutte emerge la questione della ‘sporcizia diffusa’ dato che, come sottolineato dai cittadini presenti all’incontro, le strade sono spazzate di rado e sebbene diversi abitanti volenterosi provvedano alla rimozione della spazzatura non si riesce a combattere la presenza insistente di carta, bottiglie di plastica e immondizia di vario genere. Il comunicato inoltre evidenzia che sia emersa una vera e propria “disputa tra Comune di Venafro e Istituto Autonomo Case Popolari su chi debba effettuare, e dunque garantire, la pulizia delle aiuole: il comune pare attribuisca tale competenza allo IACP, mentre lo IACP individua nel Comune di Venafro il soggetto tenuto ad assolvere tali funzioni.” Tenuto conto della difficoltà di attribuzione della competenza a riguardo e tenuto conto della necessità di risolvere l’annoso dibattito, l’assemblea chiede ad entrambi – Comune e IACP – di trovare al più presto una soluzione che garantisca l’ordine e la pulizia, e si fa al contempo portavoce di una proposta, quella di offrire ai cittadini la possibilità di organizzarsi autonomamente, magari attraverso la costituzione di una cooperativa di comunità che si possa occupare del decoro delle aree urbane. Un’idea interessante dalla quale potrebbe scaturire una riduzione della Tari oltre a favorire interventi fattivi e costanti sul territorio.

L’incontro ha inoltre evidenziato come siano assenti nel quartiere ‘Case Popolari’ aree verdi attrezzate. Non è stato mai riposto nel dimenticatoio l’episodio del taglio del grande pioppo avvenuto cinque anni fa, il cui vuoto non è ancora stato colmato attraverso la piantumazione di un nuovo albero e il cui spazio ha trovato ben altra destinazione, divenendo un pessimo e triste raccoglitore di rifiuti. L’assemblea chiede fortemente di mettere a dimora un nuovo pioppo che nelle intenzioni degli abitanti non favorirebbe soltanto l’aspetto scenografico – la bellezza si misura anche attraverso la cura del decoro naturale – ma garantirebbe anche la soddisfazione di una ‘motivazione sociale’, avendo gli abitanti del quartiere un punto di ritrovo dove poter realizzare la vita di comunità che nei piccoli centri reclama ancora il suo nostalgico passato.

Quest’ultima affermazione si rintraccia nel punto quarto della relazione dove si enuncia quanto sia fondamentale rintracciare luoghi di incontro “entro il quale incontrare persone e socializzare, un luogo che consenta di vivere serenamente i propri momenti di svago” ed è per questo che l’assemblea intende avanzare all’amministrazione di Venafro una proposta che abbia innanzitutto come obiettivo quello di definire un “canale di interlocuzione” con lo IACP, allo scopo di individuare dei locali inutilizzati e destinarli ai cittadini o anche alle associazioni e assecondare così l’idea di costituire “doposcuola sociale, gruppi di lettura, corsi di informatica base”.

Un punto importante è quello riguardante la mancanza di aree destinate ad attività ludiche per i più piccoli. L’interesse verso i più giovani ha trovato anche in questo caso tante idee da parte dell’assemblea, a partire dal ripristino del vecchio campetto, passando per la creazione di un’area giochi per bambini, fino a giungere alla creazione di un giardino con alberi da frutta e orti urbani didattici.

Sono tante le altre mancanze evidenziate durante il corso dell’assemblea, come quello del trasporto pubblico, del disagio sociale ed economico diffuso e quello posto all’ottavo ed ultimo punto ma non per questo meno importante, che riguarda la questione sanitaria. È emerso infatti che la frequenza delle malattie oncologiche sia molto alta, troppo. Attraverso un semplice conteggio si è potuto appurare di quanto la media superi quella nazionale, soprattutto per le patologie ai polmoni.

È noto da tempo ormai che il registro tumori pare non abbia mordente e non rientri tra le prerogative di questa regione, nonostante esso rappresenti l’unico sistema che permetterebbe di avere un quadro complessivo delle malattie che aggrediscono sempre più persone appartenenti all’intero circondario. E se il registro dei malati di tumore risulta davvero tanto difficile da gestire, allora magari sarebbe più incisivo provvedere ad istituire un registro dei morti di tumore, così da avere maggiore contezza sulla grave questione oncologica che imperversa drammaticamente sulle vite di tutti gli abitanti della Piana.

Il cammino delle Piazzette R(i)esistenti va avanti dunque e noi continueremo a seguirne le tracce per restare ancorati alla realtà della cittadinanza che lotta per restituire respiro alla piccola città.

Federica Passarelli

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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