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CAMPOBASSO – Questa mattina, martedì 14 novembre, i segretari regionali di Cgil e Uil, Carmine Ranieri e Tecla Boccardo, hanno illustrato le motivazioni dello sciopero programmato per venerdì prossimo.
Per cambiare la proposta di legge di Bilancio e le politiche economiche e sociali fino ad ora messe in campo dal Governo ed a sostegno delle piattaforme sindacali unitarie presentate, Cgil e Uil hanno deciso di dare vita a un percorso comune di mobilitazione con scioperi di 8 ore o per l’intero turno, strutturato su base territoriale e regionale.
In Molise la giornata di mobilitazione sarà messa in campo il 17 novembre. L’obiettivo è di sensibilizzare l’opinione pubblica, nel modo più capillare e diffuso possibile, sulle gravi criticità della manovra economica e di chiedere al Governo e alle Istituzioni territoriali di assumere provvedimenti, a partire da quelli in materia di lavoro (salari, contratti, precarietà) e di politiche industriali, sicurezza sul lavoro, fisco, previdenza e rivalutazione delle pensioni, istruzione e sanità, necessari a ridurre le diseguaglianze e a rilanciare la crescita.
Cgil e Uil – ha affermato il segretario generale regionale della Cgil Abruzzo Molise Carmine Ranieri – sciopereranno il 17 novembre contro questa legge di bilancio che non dà nulla e non mette in tasca nulla dei lavoratori dipendenti perché, a differenza di quello che si dice, si mantengono soltanto le norme che ci sono in relazione al taglio del cuneo fiscale e quindi i lavoratore non vedrà più soldi in busta paga. Inoltre non ci sono le risorse per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego e si taglia l’assegno pensionistico a 700mila lavoratori che andranno in pensione nei prossimi anni. Addirittura – ha concluso Ranieri – si peggiora la legge Fornero”.
“Quella del governo è una manovra finanziaria blindata – ha spiegato la segretaria regionale della Uil Molise Tecla Boccardo – che non dà quello che i lavoratori, i pensionati, i giovani e le donne speravano. E’ una finanziaria che non dà nulla per quanto riguarda il recupero del potere d’acquisto degli stipendi dei lavoratori. Non è stato fatto niente per recuperare il potere d’acquisto dal punto di vista contrattuale. Vengono date solo briciole che non sufficienti a coprire proprio nulla. Anzi, si peggiora la situazione. Sono stato capaci – ha concluso Boccardo – di peggiorare la legge Fornero e non hanno fatto nulla per il lavoro”
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