VENAFRO – Un bilancio regionale che si tiene in piedi grazie a debiti e prestiti. Gianluca Cefaratti, assessore regionale al bilancio, è quello che forse più di tutti ha una palla di fuoco tra le mani che sta cercando di spegnerla lentamente con un grande lavoro di ingegneria amministrativa.
Su domande specifiche non ha esitato a spiegare “Non abbiamo aumentato le tasse, ma solo l’Irpef sopra i redditi imponibili di 28 mila euro, per cui non abbiamo toccato né i ceti bassi, né i ceti medi.
In Regione ho trovato una situazione finanziaria che io francamente non conoscevo, per cui è giunto il momento di fare chiarezza. C’è volontà, ma ci dobbiamo assumere responsabilità dinanzi ai cittadini per queste delibere che sicuramente non vanno incontro alle esigenze dei cittadini, ma sono assolutamente necessarie per garantire un futuro a questa Regione. Se non facciamo questi atti, che sono difficili da fare, probabilmente proseguiremo nella scia degli anni precedenti. Vogliamo dare un taglio netto rispetto a quello che c’è stato in questi ultimi anni, vogliamo apparire migliori agli occhi dei cittadini elettori.
I debiti esistono, è inutile negarlo, ma abbiamo avuto una grande mano dal Governo nazionale: 40 milioni per il 2023 e 200 milioni spalmati in 10 anni dal 2024 al 2033 e queste sono le prime risposte che aspettavamo dal Governo, ma dobbiamo continuare a chiedere a Roma, nelle maniere dovute e nei modi possibili, ulteriori somme che servono per altri settori. Non solo per il bilancio, ma per il sociale, la sanità; sono settori che non possono essere dimenticati e che sono particolarmente utili in questo momento di crisi economica generale.”
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