Tornano le Giornate FAI d’Autunno: protagonisti due borghi molisani

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CAMPOBASSO – Tra i settecento luoghi d’Italia da scoprire e visitare durante le Giornate FAI d’Autunno anche Lucito e Campomarino.

Le Giornate FAI d’Autunno, evento principale della grande campagna nazionale di sensibilizzazione e raccolta fondi ‘Ottobre del FAI”, si svolgono con il patrocinio della Commissione Europea, della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Protezione Civile, del Ministero della Cultura e di Regione Molise. Da sempre lo spirito che anima la missione del FAI (Fondo per l’Ambiente Italiano) è quello di educare i cittadini alla conoscenza e offrire una occasione concreta ai cittadini di “avvicinarsi e appassionarsi al patrimonio culturale italiano, scoprendo il beneficio e il piacere di apprendere, come in una scuola fuori dalla scuola.”

Lo slogan di ottobre della XII edizione dell’evento è ‘FAI la tua parte’, di fatto a coloro che decideranno di partecipare verrà suggerito un contributo libero utile a sostenere la missione di cura e tutela del patrimonio culturale italiano della Fondazione.

Le aperture previste in Molise riguarderanno i borghi di Lucito e di Campomarino.

A Lucito, piccolo borgo medievale caratterizzato da caverne scavate nel tufo dove trovavano rifugio pastori e agricoltori che dovevano sfuggire alle invasioni e nelle quali si accedeva tramite la ‘Porta Maggiore’, sarà proposto un itinerario che consentirà di scoprire il borgo antico, il Palazzo marchesale e le sue chiese. I visitatori potranno essere poi accompagnati nell’ex cappella gentilizia, un tempo dedicata a San Gennaro e oggi Auditorium, nella Chiesa madre, nella chiesetta di San Rocco e a Casa D’Attilio, oggi pinacoteca.

In quest’ultimo edificio sarà possibile ammirare le cinquanta opere del pittore e incisore d’arte contemporanea Antonio Pettinicchi.

Campomarino offrirà, durante le Giornate FAI d’Autunno, un percorso che è stato definito appositamente per l’evento. I visitatori saranno accompagnati nel Borgo Dipinto, il borgo arbëreshë espressione della emigrazione albanese che durante la seconda metà del Quattrocento ha raggiunto le coste della nostra Penisola. La cittadina si racconterà attraverso una cinquantina di murales che sono collocati in tutto il centro storico.

Si potrà poi visitare la Chiesa di Santa Maria a Mare e l’antica cripta. L’ itinerario si concluderà a Palazzo Norante dove si potrà visitare la mostra fotografica permanente sulla storia delle piste dell’aviazione della seconda guerra mondiale.

Sabato 14 e domenica 15 ottobre dunque si darà contezza anche in Molise di quanto sia fondamentale affidarsi alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio storico, artistico e paesaggistico; una consapevolezza necessaria perché non si affondi nella miseria e nella inerzia grigia dell’analfabetismo culturale. D’altronde non a torto il poeta fiorentino ammoniva già a suo tempo le folle attraverso quella celebre terzina affidata alla voce di Odisseo e che si modella nelle parole ‘fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza’. La sintesi del pensiero di Dante è un appello contro l’imbarbarimento dell’uomo e un invito a tenere sempre accesa la fiaccola della conoscenza.

Federica Passarelli

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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