IL FENOMENO – Tremila al Selva Piana, il sangue rosso e blu alimenta un grande cuore. Si riparte per un’altra scommessa

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CAMPOBASSO – Tremila spettatori in una domenica di agosto da 40°C per una partita di Coppa Italia, seppure derby, è un fenomeno sportivo alimentato e giustificato solo da una grande fame di calcio e dall’attaccamento impressionante della città alla squadra del cuore.

Il derby al Selva piana con il Termoli ci consegna un’immagine di tifo che probabilmente nella D e anche in qualche categoria superiore non ha uguali.

Il popolo rossoblù dopo il Purgatorio dell’Eccellenza ritorna a sostenere i propri colori in un campionato nazionale che rappresenta, secondo i progetti dichiarati della società e i costi sostenuti per attrezzare un organico di primissimo livello, una stagione di passaggio per il gran salto in serie C. Un pubblico e una società che alla prima uscita ufficiale hanno dimostrato un’organizzazione dove tutto già comincia a funzionare a puntino in una dimensione quasi professionistica certamente pronta, la prossima stagione, a recitare un ruolo di grande livello, si spera, in una categoria superiore.

Tremila persone circa portate allo stadio controllate alle entrate in un impianto così grande con i botteghini aperti e con tutto quanto c’è da fare per i controlli di rito e la calma e una sorta di ottima accoglienza che deve essere sempre presente in ogni comportamento nei confronti di chi accede in una struttura pubblica non è roba da poco.

Il presidente Rizzetta e i suoi collaboratori per riportare il Campobasso in alto dopo il fallimento dello scorso anno non possono sbagliare nulla, un’intera città ha promesso fedeltà alla squadra del cuore ma non vogliono essere più traditi e i tremila di ieri sono solo l’antipasto di una stagione calcistica che deve partire subito bene senza tentennamenti per in infiammare una buona parte di Molise intorno al progetto rossoblu. Il 2 a 1 di ieri in Coppa Italia contro il Termoli è di buon auspicio per il futuro che fa morale nel pubblico e nella squadra, il nuovo tecnico Mosconi ha una rosa giocatori da cui può pescare come vuole. Il successo di ieri sui cugini termolesi è meritato, qualcosa è da correggere, ma siamo solo a 15 giorni dall’inizio della preparazione e certamente fra 15 giorni per la prima di campionato, il Campobasso dovrà essere la squadra da battere, non c’è verso, il salto in C è un obbligo.

Ora però domenica prossima c’è il secondo derby di Coppa con il Vastogirardi, chiamiamolo pure questo così, e anche lì la carovana del tifo sarà presente con un bel numero i sostenitori.

il direttore

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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